Associazione di volontariato Idra
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aderente ad Alternativa ai progetti TAV - Federazione Nazionale dei Comitati e delle Associazioni
COMUNICATO STAMPA
Firenze, 12.1.'01
IDRA SI PERMETTE DI INSISTERE: NON ABBIAMO OTTENUTO CONFERMA CHE ALL'ARPAT SIANO STATE ASSEGNATE RISORSE AGGIUNTIVE PER LA CANTIERIZZAZIONE TAV DI FIRENZE E PER LE ALTRE OPERE GRANDI, MEDIE E PICCOLE IN AGENDA IN CITTÀ.
L'ASSOCIAZIONE CHIEDE QUINDI CHE SIANO RESE NOTE LE CIFRE E I DETTAGLI DEI PROVVEDIMENTI DI POTENZIAMENTO DELL'AGENZIA REGIONALE PER LA PROTEZIONE AMBIENTALE ANNUNCIATI DALL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE.
Idra chiede che siano accuratamente verificate da parte dell'Amministrazione Comunale le condizioni di impatto ambientale alle quali si sta per sottoporre la città di Firenze coi primi cantieri per la tranvia e per l'Alta Velocità ferroviaria, e l'efficacia dei provvedimenti adottati per farvi fronte.
L'associazione, dopo una verifica condotta in questi giorni, non ha ottenuto conferma che all'ARPAT siano state assegnate risorse aggiuntive specifiche per i cantieri in partenza a Firenze, in termini di mezzi e personale.
Idra gradirebbe pertanto conoscere le cifre e i particolari del potenziamento ARPAT annunciato dall'Amministrazione.
E' noto che l'ARPAT accusa importanti difficoltà nel controllo dei cantieri TAV di Sesto Fiorentino, del Mugello e dell'Alto Mugello. Sarebbe saggio sommare a tali condizioni di disagio l'onere ulteriore di un controllo massiccio come quello che spetta alla città di Firenze, in assenza di risorse aggiuntive consistenti, certe e mirate?
I numeri dei rischi e dei danni ambientali e sanitari registrati in Mugello appaiono destinati infatti a impallidire nel teatro urbano coinvolto dal sottoattraversamento TAV: a Firenze, diversamente che a Vaglia o a Firenzuola, si muovono quotidianamente decine di migliaia di ruote, sbuffano decine di migliaia di marmitte, respirano decine di migliaia di polmoni, soffrono decine di migliaia di orecchie e di sistemi nervosi.
Idra non ha ancora avuto notizia, peraltro, dei risultati di una seria valutazione globale di impatto ambientale e sanitario relativa agli effetti della somma dei cantieri in programma in città.
Né ha ricevuto notizia di provvedimenti che accompagnino la cantierizzazione con un rafforzamento dei servizi di trasporto pubblico all'altezza delle nuove esigenze.
Ci si augura che non si intenda partire coi primi pesanti interventi di limitazione della viabilità (le lunghe chiusure di piazza Vittorio Veneto e della rampa del Romito, sulla stessa direttrice!) senza un'efficace valutazione di impatto, senza la copertura di controlli ambientali e sanitari adeguati, senza provvedimenti significativi di potenziamento dei servizi di trasporto pubblico, all'insegna cioè di una sostanziale improvvisazione.