Associazione di volontariato Idra
Tel. e fax 055.233.76.65;
e-mail idrafir@tin.it; web http://www.idraonlus.it/vecchiosito/inizio.html
ALLARME TAV A FIRENZE: CASTELLO, RIFREDI E MUGNONE SOTTO CANTIERE SENZA
ORGANO DI CONTROLLO.
IDRA CHIEDE UN INTERVENTO DI GARANZIA ALL’ASSESSORE ALLA TUTELA AMBIENTALE
DELLA REGIONE TOSCANA.
“Oggi la Sua segreteria ci ha comunicato che Ella non potrà presiedere
l’incontro a cui la nostra Associazione è stata convocata venerdì prossimo 13
giugno, presso la Regione Toscana, con i dirigenti responsabili dei settori
interessati ai cantieri TAV (ing. Giovanni Barca, arch. Riccardo Baracco, arch.
Fabio Zita) e con i due rappresentanti della Toscana negli Osservatori
Ambientali Nazionali, dott. Stefano Mirri e arch. Moreno Mugelli,
rispettivamente per la tratta AV Bologna-Firenze e per il nodo ferroviario AV
del capoluogo toscano. Abbiamo appreso che è stata richiesta infatti la Sua
presenza a Roma a una riunione nazionale delle Regioni chiamate ad aprire un
tavolo comune di relazioni col nuovo Governo. Ci è stata invece confermata la
riunione tecnica di Idra
venerdì 13 coi dirigenti menzionati, con
i quali inizieremo quindi a trattare gli aspetti informativi legati alle vicende
della tratta appenninica e del nodo fiorentino”.
Così l’associazione ecologista
fiorentina Idra in una lettera
inviata ieri all’assessore alla Tutela ambientale della
Regione Toscana Anna Rita Bramerini.
“Teniamo però a segnalarLe, e col
carattere dell’urgenza”, aggiunge Idra nella nota, “la
nuova situazione venutasi a determinare nella città di Firenze in queste ultime
settimane. Esattamente come succede in Mugello da un anno
e mezzo a questa parte (Lei ne sa
qualcosa, visto che è intervenuta più volte, inutilmente, anche presso il
precedente governo), la cantierizzazione TAV procede indisturbata, come uno
schiacciasassi, benché in assenza dei controlli previsti dall’attività
dell’Osservatorio Ambientale Nazionale, che in Mugello è scaduto da un anno e
mezzo, e a Firenze ormai da circa un mese”.
Idra si dice
preoccupata per questa circostanza, “visto
che sono in atto in città –
scrive l’associazione - lavorazioni
importanti e impattanti come quelle per lo scavalco
ferroviario Alta Velocità fra Castello e Rifredi, e quelle per l’adeguamento idraulico del torrente Mugnone”.
Gli ecologisti fiorentini fanno notare che
ambedue le cantierizzazioni sono state avviate “senza alcuna apparente informazione alla popolazione”. Nel caso
del progetto esecutivo dello Scavalco, peraltro, Idra fa sapere che, due settimane dopo la cessazione delle attività
dell’Osservatorio Ambientale Nazionale, per quel
che riguarda il piano ambientale della cantierizzazione i documenti pervenuti
non erano ancora stati esaminati da quell’organismo. “Né potrebbero esserlo attualmente”,
aggiunge, essendo esso scaduto. Dunque, commenta l’associazione, “a Firenze l’ambiente sta così a cuore delle autorità
che le Grandi Opere si costruiscono anche prima che l’Osservatorio ne abbia
esaminato i documenti?”. E ancora: “Le
lavorazioni legate all’Alta velocità, di impatto non trascurabile in una città
già così sofferente, possono essere autorizzate in mancanza della nomina degli
organi di controllo?”.
“Le chiediamo”, conclude l’associazione parte civile nel processo per i giganteschi danni ambientali ipotizzati dalla Procura fiorentina a carico del consorzio costruttore della TAV fra Bologna e Firenze – “di intervenire urgentemente perché le cantierizzazioni siano sospese finché non verranno garantite le condizioni minime di sicurezza e di salvaguardia ambientale il cui monitoraggio è assegnato, dagli accordi siglati in conferenza di servizi, all’Osservatorio Ambientale Nazionale”.
Immagini della cantierizzazione del torrente
Mugnone all’altezza di Viale Francesco Redi, 26 maggio 2008
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