Associazione di volontariato Idra
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Firenze, 11.6.'02
L’ASSESSORE TEA ALBINI CONFERMA LE DICHIARAZIONI ATTRIBUITELE DA "LA NAZIONE" SULLE RESIDENZE DA INSERIRE AL CONVENTINO?
IL COMITATO TUTELA CONVENTINO E IDRA AVEVANO VISTO GIUSTO?
LA "PROGETTAZIONE PARTECIPATA" PROMOSSA DAL COMUNE E DALLA FONDAZIONE MICHELUCCI SAREBBE SOLO UNA FARSA, ALLORA.
Leggiamo su "La Nazione" di oggi, a seguito della notizia della richiesta di incontro fra artisti e artigiani del Conventino con il presidente e i capigruppo del Consiglio Comunale, avanzata dal consigliere Enrico Falqui, che "la ristrutturazione, portata avanti anche con il Laboratorio di progettazione partecipata che la Fondazione Michelucci ha allestito in una sala restaurata dell’antico complesso, prevede di realizzare sette appartamenti per single e giovani coppie", e che l’assessore al Patrimonio Tea Albini avrebbe dichiarato, in proposito: "Vi abiteranno una decina di persone, che non daranno alcun nuovo carico urbanistico alla zona".
E’ esattamente quello che artisti, artigiani e residenti contestano in modo esplicito, perché snaturerebbbe l’identità storica del luogo.
Nella stessa piccola strada su cui si affaccia il Conventino (via Giano della Bella) sono ai nastri di partenza due ulteriori progetti di riempimento urbano. Il primo trasforma un’ex area produttiva in residenze (i due piani attuali sono destinati a essere trasformati in tre piani con la demolizione del solaio). Il secondo si presenta anch’esso come un intervento di ristrutturazione-saturazione. Un comitato locale di residenti ha calcolato che i nuovi insediamenti residenziali in via Giano della Bella possano significare un ulteriore deficit di 50 posti macchina per la sosta pubblica, 400 transiti in più al giorno stimati su viale Petrarca, la mancanza di 3500 mq. di spazi verdi (20 mq. per nuovo abitante).
Nella stessa area, va ricordato, gravano sul Viale Petrarca gli incrementi di traffico che derivano dalla recente pedonalizzazione di una breve tratto di Via dei Serragli.
In un incontro pubblico di presentazione del cosiddetto "atelier di progettazione partecipata" per il Conventino, l’11 aprile scorso, il sindaco Domenici e l’assessore Albini sembravano avere escluso a parole che l’inserimento delle residenze nel Conventino fosse una pre-condizione per l’intervento di recupero della struttura del Conventino (che il Comune ha acquistato per esclusivo uso artistico-artigianale, senza dare poi séguito alle volontà di valorizzazione del complesso espresse dal Consiglio Comunale nel ’76 all’atto dell’acquisto). Ma il Comitato Tutela Conventino e Idra hanno sempre diffidato di quelle parole (gli atti scritti della Giunta dicevano esattamente il contrario), memori anche del comportamento della Giunta quando tentò invano di imporre l’autunno scorso proprio accanto al Conventino, davanti alle palazzine liberty di Giovanni Michelazzi e sotto la collina di Bellosguardo, un ripetitore per cellulari Nokia, nell’ignoranza della stessa normativa statale che protegge i beni culturali e il paesaggio, in una città come Firenze.
Le dichiarazioni di oggi di Tea Albini, qualora confermate (Idra e Comitato Tutela Conventino hanno inoltrato al riguardo richiesta di informazioni all’assessore al Patrimonio non abitativo), rafforzerebbero i dubbi della popolazione sulla trasparenza e la credibilità di questa Amministrazione.