Associazione di volontariato Idra
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COMUNICATO STAMPA
Firenze, 11.12.'01
ALTA VELOCITÀ, VARIANTE DI VALICO, TERZA CORSIA A1:
IL PRESIDENTE DELLA REGIONE TOSCANA CLAUDIO MARTINI
RICEVE UNA DELEGAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE IDRA
E DELLA COOPERATIVA MEDICINA DEMOCRATICA.
SI PARLERÀ DI AMBIENTE, TRASPORTI, LAVORO E SICUREZZA.
Domani mercoledì 12 dicembre il presidente della Regione Toscana Claudio Martini, raccogliendo una richiesta inoltratagli una prima volta a maggio del 2000, incontrerà una delegazione dell’associazione di volontariato fiorentina Idra. Ne faranno parte l’ing. arch. Gennaro Tampone (professore incaricato di Restauro architettonico e direttore della rivista "Bollettino degli ingegneri") e il geologo dott. Aldo Cicali. Accanto alla delegazione di Idra, il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza nei cantieri TAV Pietro Mirabelli e esponenti di Medicina Democratica.
Numerosi i temi in agenda, dai danni ambientali alla politica dei trasporti, dalla qualità del lavoro alla sicurezza nei cantieri. Idra chiederà al presidente Martini spiegazioni sulle responsabilità della Regione Toscana nell’approvazione dei progetti esecutivi dell’opera, incautamente accelerata nel luglio del ’95 dalla giunta Chiti, in cui Martini era assessore alla Sanità. L’associazione fiorentina chiederà ragguagli anche sulle responsabilità della Regione nella fase attuativa del progetto TAV: gravi lacune sono state notoriamente registrate nella capacità di controllo da parte dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale (ARPAT). Inoltre, non risulta a Idra che sia stato approvato - nel corso del quinquennio di assessorato Martini alla Sanità - alcun progetto di tutela mirata della salute delle popolazioni, che sono rimaste esposte per anni in Mugello e in Alto Mugello a incrementi esponenziali di inquinamento acustico e atmosferico, oltre che alle dure conseguenze esistenziali di una cantierizzazione poco rispettosa del bisogno di qualità della vita. Parimenti, non risulta a Idra che siano stati implementati dalla Regione provvedimenti specifici di salvaguardia della dignità e della salute dei lavoratori, nella massima parte emigrati dal Sud o da lontane regioni del nord, costretti a turni massacranti nelle viscere dell’Appennino, a condizioni di lavoro strutturalmente insicure e a un umiliante isolamento. Che fine ha fatto l’"Osservatorio sociale" per le maestranze TAV previsto nel Protocollo di intesa sottoscritto il 21 dicembre 1995?
Idra chiederà poi al presidente Martini se e quali strumenti la Regione abbia adottato per tenere a freno l’imponente impennata della spesa pubblica per la TAV (lievitata a oggi da 2100 a 8150 miliardi). E qual è la posizione del governatore della Toscana sui contenuti del documento della Giunta Regionale toscana nel quale si definisce "politica di lusso" (e dunque sperpero di denaro pubblico) la scelta di addensare sullo stesso corridoio appenninico due infrastrutture pesanti come l'Alta Velocità ferroviaria e la Variante di Valico?
"Gli effetti sul trasporto delle due infrastrutture non sono stati valutati contestualmente, né è stata fatta una analisi sul ruolo da assegnare nell'immediato futuro alle tre principali modalità di trasporto: strada, ferrovia e cabotaggio marittimo. (…) Non c'è stata valutazione strategica dell'impatto ambientale, dell'assetto territoriale dell'area interessata, del sistema di trasporto futuro, delle aree socio economiche coinvolte. La VIA non ha riguardato gli effetti combinati dei due progetti ed è stata usata in ciascuno di essi per minimizzare gli effetti potenzialmente più negativi per l'ambiente. La necessità di queste infrastrutture non è mai stata messa in discussione (…). Valutazioni, negoziati, mediazioni (sia formali che informali) e accordi sui due progetti hanno avuto luogo in sedi, tempi e modi diversi, con procedure separate e con variabili livelli di intensità"
(Ambiente e trasporto. Verso una riconciliazione sostenibile, Edizioni Regione Toscana, Gennaio 1997).Nuove opzioni per il futuro
, tenuto conto anche degli scenari descritti dalla ‘Legge Obiettivo’ promossa dal ministro per le Infrastrutture Pietro Lunardi, verranno presentate da Idra a Martini affinché siano risparmiate le risorse idriche, territoriali e paesaggistiche non ancora colpite dalla brutalità della cantierizzazione TAV in siti proposti proprio dalla Regione Toscana a una tutela ambientale di rango europeo.Idra chiederà che sia redatto un verbale dei contenuti dell’incontro, perché possano essere messi dall’associazione a disposizione dei media e del pubblico.
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