Associazione di volontariato Idra
iscritta al Registro Regionale del
Volontariato della Toscana per la promozione e la tutela del patrimonio ambientale
e culturale
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COMUNICATO STAMPA Firenze, 10.9.’09
“Tav, crepe sempre più larghe”: così
titolava ieri in prima pagina a Bologna il quotidiano L’Informazione.
L’associazione fiorentina Idra aggiorna il dossier-Emilia e trasmette
la notizia a Palazzo Vecchio, all’Autorità di bacino, in Regione Toscana e
all’Osservatorio Ambientale, che oggi torna a riunirsi.
Non cessa, ma piuttosto si acuisce il disagio sociale e ambientale nella città di Bologna
colpita dalla cantierizzazione TAV.
“Continua l’odissea dei residenti dei
civici 2/4 e 2/5: l’esito dell’ultimo sopralluogo preoccupa”: così apre la pagina che il cronista de L’Informazione di Bologna Mauro Mellini
dedica alle “crepe sempre più larghe” della TAV: “In due mesi si sono allargate
di un millimetro. «Bisogna
intervenire»“. La querelle tra inquilini,
Italferr e il costruttore Condotte prosegue, si legge, tra verifiche, perizie e
incontri. “Ma ancora non si trova la quadra”.
Anche Nilde Golinelli, mamma
dell’ex campione del mondo di ciclismo su pista, che da mesi convive con le transenne nella camera
da letto, si dice “allarmata per
l’allargamento delle crepe”.
Sono arrivati intanto i rimborsi
per il mancato rientro degli inquilini che abitavano al numero civico 6 di via
Carracci, il primo degli edifici sgomberato - oltre un anno fa – per le lesioni
causate dagli scavi nei cantieri per la stazione TAV. I ritardi nella
riconsegna delle case costano alle casse delle Ferrovie 3.000 euro a famiglia
per ogni mese, e costeranno 5.000 euro a partire dal sesto mese.
Ammontano infine a più di 100, a oggi, le
adesioni alla class-action “fai-da-te” ispirata dal Comitato di via
Carracci a fronte degli sforamenti delle polveri sottili legati alle attività di cantiere:
“sarà portata avanti contro istituzioni e
soggetti coinvolti nei lavori TAV”.
Idra ha trasmesso la pagina de L’Informazione pubblicata ieri sotto il titolo “Tav, crepe sempre più larghe” al sindaco di Firenze Matteo Renzi,
ai gruppi consiliari di Palazzo Vecchio, al presidente Pietro Rubellini e agli
altri membri dell’Osservatorio Ambientale per il Nodo AV di Firenze (che torna
oggi a riunirsi intorno alle carte del doppio
sottoattraversamento contro-falda della città), al segretario dell’Autorità
di bacino del fiume Arno Gaia Checcucci e all’assessore al Territorio della
Regione Toscana Riccardo Conti. Perché insieme “trovino la quadra”, sulla
scorta dell’inquietante situazione che si registra a Bologna, prima che un
progetto non sufficientemente controllato sul piano tecnico (oltre che
straordinariamente oneroso su quello economico) metta a soqquadro anche la
città del fiore...
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L’errata corrige di oggi 10 settembre 2009
su L’Informazione:
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