Associazione di volontariato Idra

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aderente ad Alternativa ai progetti TAV - Federazione Nazionale dei Comitati e delle Associazioni

10.7.2000

AGLI ORGANI DI INFORMAZIONE

comunicato on line sul sito http://www.idraonlus.it/vecchiosito/ultimi.htm

Alta Velocità al municipio di San Piero a Sieve: è uno sportello in più,

quello affidato all'ing. Panchetti per 7 ore alla settimana,

o sono invece, per i cittadini, 5 giorni di informazione in meno

sull'opera pubblica di gran lunga più impattante in paese?

Seri dubbi circa la 'trasparenza' in vigore a San Piero a Sieve.

Provare per credere. Se avete bisogno di qualsiasi informazione sulle questioni ordinarie che riguardano la vita amministrativa di San Piero a Sieve, il Comune è aperto 6 giorni su 7.

Ma se avete bisogno di avere informazioni sull'opera di gran lunga più importante e impattante sulla cittadina mugellana, un'opera che da anni ha sconvolto la vita quotidiana di tanti amministrati, e per tanti anni ancora farà sentire i suoi effetti, potete tornarvene tranquillamente a casa! L'unico giorno per avere accesso alla documentazione istituzionale sul progetto Alta Velocità risulta essere il mercoledì, quando è presente in municipio il consulente esterno, ing. Gianni Panchetti, a cui il Comune ha affidato l'incarico di informare i cittadini.

E' capitato sabato scorso, a cittadini che hanno il tunnel TAV che passa sotto casa loro a poco più di 10 metri di profondità, e i lavori col martellone che fanno tintinnare i bicchieri nella piattaia, di scoprire che per vedere una semplice cartina del tracciato dell'Alta Velocità bisognava ritornare, perché tutto il materiale informativo istituzionale sul progetto è chiuso nell'ufficio gestito dal consulente esterno per l'Alta Velocità.

Dunque, per vedere i progetti approvati dal Comune, c'è un solo giorno di trasparenza la settimana? Sembrerebbe di sì, se il resto dei giorni quei progetti sono sotto chiave!

Ai cittadini non è rimasta che la magra consolazione di leggersi il testo del documento con cui il Comune di S. Piero a Sieve ha affidato il 12 giugno del '96 all'ing. Gianni Panchetti l'incarico professionale "relativo a consulenze, coordinamento e programmazione oo.pp. interessate dalla realizzazione della linea ferroviaria Alta Velocità". Prevede un impegno "stimato orientativamente in 7 ore medie settimanali, che potranno essere svolte sia presso la sede Comunale che presso lo studio del professionista, secondo necessità o opportunità".

Quei cittadini, sabato scorso, si aspettavano di trovare in municipio almeno il sindaco, a cui avevano scritto un fax il giorno prima perché erano anche più in ansia del solito: avevano ricevuto notizia, infatti, che il giorno dopo - sabato 8 luglio appunto - sarebbero iniziati i lavori di brillamento delle mine da parte del CAVET, per procedere nello scavo. Non solo non hanno trovato il sindaco: è stato risposto loro che era irreperibile.

E così su quelle case, nella seconda parte della mattinata di sabato 8 luglio, è piombata la nuova emergenza: esponenti del CAVET si sono presentati per preannunciare un primo saggio di brillamento delle mine alle due del pomeriggio. Anche questa volta - dopo le nottate in bianco per il rumore provocato dai lavori - la peggiore sorpresa è arrivata in pieno fine settimana! Se non fosse stato per Idra, che è andata lì sul posto, ed è riuscita a dimostrare al CAVET le buone ragioni degli abitanti, gravemente allarmati, chissà come sarebbe andata a finire. Per adesso le mine non sono state fatte brillare. Ma il martellone ha continuato a lavorare. E né il sindaco né l'Osservatorio Ambientale nazionale hanno ancora risposto alla richiesta di Idra di valutare l'opportunità di una sospensione cautelativa dei lavori, in attesa di studi atti a garantire la stabilità delle abitazioni, e della determinazione di criteri di indennizzo per ogni eventuale tipo di danno, presente e futuro.

Ma intanto, sabato sera, quegli stessi abitanti di Campomigliaio hanno fatto sapere che anche i loro pozzi sono completamente seccati.

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