Associazione di volontariato Idra

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Firenze, 10.4.’02 COMUNICATO STAMPA

 

PALAZZO VECCHIO SI PREPARA A FARE DOMANI L’ENNESIMA FIGURACCIA?

Cittadini e artigiani uniti all’arrivo di Domenici in Oltrarno:

Così aveva scritto Giovanni Michelucci su La Nazione del 4 novembre 1970:

"Il < < Conventino> > è la maglia di un tessuto che, se pure sconvolto, rivela una corrispondenza, un rapporto "vero" con l’attività che vi si svolge". E plaudiva già allora all’istanza degli artigiani tesa "non soltanto a salvaguardare quella maglia, ma a collegarla ulteriormente (parallelamente all’attività stessa) alla città, perché ne divenga un organo collaboratore e caratterizzante".

Oggi la "Fondazione Michelucci" sembra promuovere invece un progetto di residenze da inserire proprio nel cuore del Vecchio Conventino in via Giano della Bella, seguendo le indicazioni fornite da Palazzo Vecchio. Il progetto in questione – apparentemente già approvato attraverso due provvedimenti, la Delibera n. 00855-Giunta del 27.11.’01 e la Deliberazione n. 194/145 del 19.3.’02 - viene definito peraltro "progetto partecipato" (!). Domani il sindaco in persona verrà a "inaugurarlo".

Sarà la prima volta, fra l’altro, che Leonardo Domenici si affaccia in Via Giano della Bella, già teatro della pessima figura fatta dall’Amministrazione Comunale lo scorso autunno, quando per ben due volte la forza pubblica fu inviata a tentare di imporre sotto la collina di Bellosguardo un’antenna per telefonia cellulare del tutto illegittima, a ridosso di un edifico vincolato (il Vecchio Conventino, appunto), fra una popolazione ignara e preoccupata. Decine di cittadini hanno dovuto passare ore e ore di guardia a quel cancello, per due mesi, da ottobre a dicembre, sotto uno striscione che recitava "DOMENICI, CIONI, BIAGI VERGOGNATEVI: LA SALUTE È UN DIRITTO". Poi, dopo la bocciatura della Soprintendenza alle Belle Arti, Palazzo Vecchio ha fatto un passo indietro. Ma nessuno dei cittadini è stato risarcito della violenza subìta né del tempo perduto.

Dopo la cementificazione del "vuoto urbano" fra via della Chiesa e il convento del Carmine, adesso si tenta di gabellare per "valorizzazione" un primo atto di svuotamento del Vecchio Conventino di via Giano della Bella, inserendo residenze dentro il tessuto storico del villaggio artigiano.

Palazzo Vecchio non sembra tener conto però del fatto che:

Tutta questa operazione viene coraggiosamente definita dalla Giunta fiorentina "Laboratorio di Progettazione Partecipata" (con le iniziali maiuscole).

Da qualche tempo si legge in effetti il seguente annuncio su una porta del Vecchio Conventino di Via Giano della Bella, sotto il titolo "Laboratorio di progettazione partecipata": Da mercoledì 12 dicembre 2001 prende avvio il Laboratorio di Progettazione Partecipata che coinvolgerà artisti ed artigiani del Vecchio Conventino insieme ai ricercatori della Fondazione Giovanni Michelucci. In fase iniziale il Laboratorio sarà aperto nelle mattine di lunedì e mercoledì, dalle 10.00 alle 13.00. La sede del laboratorio è sull’ala verso Via Villani (stanza superiore a quella di Giovanni Mescoli). Per informazioni contattare Fondazione Giovanni Michelucci (Arch. Roberto Folini, Arch. Nadia Mosumeci) Tel. 055.59.71.49; Fax 055.59.268; e.mail fondazione.michelucci@michelucci.it; http:/www.michelucci.it.

Ma già nel corso di un’assemblea pubblica lo scorso 18 gennaio 2002 in Oltrarno, dopo una sollecitazione da parte dell’associazione Idra a essere chiara su questo punto, l’assessore al patrimonio Tea Albini aveva ammesso che la "partecipazione" al progetto restava subordinata a una pre-condizione: che dentro il Conventino fossero accettate un numero imprecisato di residenze. Ma nella stessa piccola strada su cui si affaccia il Conventino (via Giano della Bella) sono ai nastri di partenza due ulteriori progetti di riempimento urbano. Il primo trasforma un’ex area produttiva in residenze (i due piani attuali sono destinati a essere trasformati in tre piani con la demolizione del solaio, e il prospetto originario viene completamente modificato). Il secondo si presenta anch’esso come un intervento di ristrutturazione-saturazione. Il comitato di cittadini Oltrarno fuori le mura ha calcolato che i nuovi insediamenti residenziali in via Giano della Bella possano significare un ulteriore deficit di 50 posti macchina per la sosta pubblica, 400 transiti in più al giorno stimati su viale Petrarca, la mancanza di 3500 mq. di spazi verdi (20 mq. per nuovo abitante).

Sembra doppiamente arduo dunque giustificare la scelta a priori di nuove residenze aggiuntive in un contesto del genere: quale compatibilità poi, anche a lume di buon senso, con quello che si vorrebbe far tornare ad essere un vivo e pulsante villaggio artigianale?

Idra chiede quindi in una lettera indirizzata al Sindaco:

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