Associazione di volontariato Idra

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COMUNICATO STAMPA

Firenze, 10.2.'01

L"ITALIA DEI VALORI" A FIRENZE:

IDRA RISCRIVE A DI PIETRO SU CANTIERI TAV E AMBIENTE.

Al senatore Antonio Di Pietro, venuto a Firenze per parlare dell'"Italia dei valori", Idra ricorda una promessa da lui ricevuta un anno e mezzo fa.

Risale al 28 giugno del '99, infatti, l'ultima corrispondenza tra Idra e il senatore. L'associazione di volontariato fiorentina invitava l'ex magistrato a un tour panoramico nel suo collegio elettorale del Mugello perché potesse apprezzare i guai provocati dai cantieri dell'Alta Velocità "in tutti i campi: quello dell'ambiente, quello della sicurezza sul lavoro, quello della salute della popolazione residente".

Nella lettera a Di Pietro il presidente di Idra Girolamo Dell'Olio aggiungeva:

"Meno evidenti, ma anche più pesanti, appaiono le conseguenze che questa cantierizzazione sta determinando sull'erario pubblico, vista la lievitazione dei costi. I miliardi necessari alla costruzione della sola tratta intermedia fra i nodi di Firenze e di Bologna sono passati dai 2.100 dei "contratti a prezzi chiusi" presentati a agosto del 1991, ai circa 6.000 di oggi, nonostante la riduzione chilometrica del tracciato". Idra chiedeva perciò a Di Pietro se egli condividesse ancora quanto scritto nel maggio '92 sulla rivista Micromega, dove affermava che per una seria "riforma degli appalti" delle opere pubbliche occorre:

  1. la verifica della "effettiva utilità sociale dell'opera pubblica";
  2. "la previsione di una copertura finanziaria totale";
  3. "la predisposizione di progetti esecutivi".

Idra nutre infatti fondati dubbi sulla serietà di tali pre-requisiti nel caso del progetto di Alta Velocità cantierizzato in Mugello. Mentre gli stessi organismi di controllo sono stati notoriamente privati dei mezzi necessari a svolgere correttamente il proprio lavoro.

A strettissimo giro di fax, il senatore molisano rispose:

"Gent.mo Dott. Dell'Olio, rispondo alla Sua lettera del 28 giugno u.s. per assicurarLe di avere bene a mente la vicenda dei cantieri TAV nel Mugello, di tenere a cuore le sorti dell'ambiente e di fare tutto quanto nelle mie possibilità per scongiurare i rischi che Lei paventa. Cordialmente, Antonio Di Pietro".

Quali sono state le iniziative del senatore di Pietro per tutelare il Mugello e l'Alto Mugello dai gravi e irreversibili effetti ambientali registrati, uno per uno, intorno ai cantieri TAV nel '99 e nel 2000, e ancora - recentemente - a Sesto Fiorentino, parte integrante del suo collegio elettorale? Quali i risultati di queste iniziative? Quali proposte ha il senatore Di Pietro oggi perché sia impedito il prosciugamento delle sorgenti storiche millenarie della Badia di Moscheta, a Firenzuola, preannunciato per l'agosto del 2001 dall'Osservatorio Ambientale nazionale?

Nella lettera di invito, un anno e mezzo fa, Idra aveva scritto: "Abbiamo molto materiale, anche e soprattutto di fonte istituzionale, in grado di documentare l'insulto al bene pubblico che le procedure e i contenuti delle scelte in materia di Alta Velocità ferroviaria hanno a nostro avviso rappresentato e continuano a configurare. Abbiamo anche molto materiale che attiene alla dimensione locale del problema, entro i confini del Suo Collegio elettorale". Ma nessuna documentazione è stata richiesta all'associazione fiorentina.

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