Associazione di volontariato Idra

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 COMUNICATO STAMPA Firenze, 10.10.'01

 

Una sola ricetta per affrontare in modo serio

la crescente emergenza idrogeologica in Mugello per i cantieri TAV:

la proposta è stata illustrata lunedì da Idra

ai sindaci dei Comuni di Borgo San Lorenzo e di Scarperia.

Nel corso dell’incontro avuto lunedì 8 ottobre nel municipio del capoluogo del Mugello con i sindaci di Scarperia Sandra Galazzo e di Borgo S. Lorenzo Antonio Margheri, l’associazione di volontariato fiorentina che dal ’94 si occupa delle conseguenze ambientali dell’Alta Velocità ha illustrato quella che ritiene l’unica credibile strategia per fronteggiare la grave crisi ambientale e risolverla alla radice: si tratta di riaprire la Valutazione di Impatto Ambientale del progetto di tratta ferroviaria TAV Bologna-Firenze, che persino la TAV SpA e l’Italferr SpA sono state costrette a definire insufficiente nei documenti ufficiali dell'Osservatorio Ambientale nazionale.

Secondo Idra l’esperienza di questi ultimi anni conferma che - nonostante tutte le precauzioni apparentemente messe in campo dai costruttori dell’opera su prescrizione degli organi pubblici di controllo - i risultati sperati non sono stati raggiunti a causa dei vincoli determinanti posti alla tutela effettiva ed efficace dei beni ambientali dalla qualità del progetto approvato in Conferenza di servizi sulla scorta di una Valutazione di Impatto Ambientale deficitaria.

Continuare a operare "per prove ed errori", come si fa da due anni a questa parte, cioè da quando l’Osservatorio del Ministero dell’Ambiente studia con più attenzione il problema e propone interventi di rammendo, può solo aggravare la situazione. Oggi infatti l’acqua sparisce dai torrenti anche a oltre tre km dalla galleria, e in zone che persino gli ultimi studi dei costruttori stimano esterni all’ampia fascia di rischio preventivata e puntualmente colpita. Idra fornisce ai sindaci una quantità industriale di prove, dati e prese di posizione di organi istituzionali (fra i quali l’ARPAT, l’Autorità di Bacino del fiume Arno, il Servizio Difesa del Suolo della Regione Toscana, il Genio Civile, l’ASL 10 di Firenze, lo stesso Assessorato regionale all’Ambiente) a dimostrazione della necessità di intervenire subito, alla radice del problema. In che modo? La strada è obbligata: gli Enti Locali devono chiedere al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Pietro Lunardi la riapertura della Conferenza di servizi, l’unica sede – come hanno riferito a Idra i dirigenti del Ministero dell’Ambiente incontrati a Roma lo scorso 14 settembre - nella quale sia possibile rimettere mano alla madre di tutti i danni, la cattiva Valutazione di Impatto Ambientale.

Dalla prosecuzione della costruzione dell’opera nelle attuali condizioni, scrive Idra ai sindaci, "potrebbero derivare – qualora si verificassero in futuro ulteriori eventi di danno ambientale irreversibile, di compromissione della salute dei cittadini e dei lavoratori, di rischi per la sicurezza dei cittadini e del territorio - elevate responsabilità non soltanto per i soggetti proponenti e per i soggetti realizzatori dell’opera, bensì anche per i soggetti pubblici deputati all’approvazione e al controllo delle modalità di esecuzione del progetto".

Gli Enti Locali, che hanno approvato nel ’95 un cattivo progetto perché distratti o magari non sufficientemente informati, non possono continuare ancora oggi a eludere la necessità di una verifica puntuale e approfondita della Valutazione di Impatto Ambientale.

 

I PARTICOLARI DELLA PROPOSTA

 Nella proposta illustrata lunedì 8 ottobre ai Sindaci dal presidente Girolamo Dell’Olio, dalla vice presidente Giuliana Bianchi e dal portavoce del comitato di Sesto Fiorentino Paolo Casati, Idra scrive che nonostante tutte le precauzioni apparentemente messe in campo dai costruttori dell’opera su prescrizione degli organi pubblici di controllo, i risultati sperati non sono stati raggiunti a causa dei vincoli determinanti posti alla tutela effettiva ed efficace dei beni ambientali dalla qualità del progetto approvato in Conferenza di servizi sulla scorta di una Valutazione di Impatto Ambientale deficitaria.

"In assenza di una riapertura globale della procedura di V.I.A. tutti i provvedimenti di tutela e di prevenzione appaiono destinati a risolversi in deboli palliativi".

Idra propone quindi ai sindaci dei Comuni maggiormente colpiti dalla crisi idrogeologica di invitare con urgenza tutti gli altri Comuni della Provincia di Firenze interessati dalla realizzazione del progetto TAV, la Comunità Montana del Mugello, la Provincia di Firenze e la Regione Toscana a farsi - insieme a loro - promotori di un’urgente richiesta al Ministro delle Infrastrutture di riapertura della Conferenza di Servizi chiusa il 28.7.’95, affinché, recita testualmente il documento consegnato:

info ( 055.233.76.65 e-mail idrafir@tin.it

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