Associazione di volontariato Idra

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n. 2 pagine (inclusa la presente)

1.7.'99

AGLI ORGANI DI INFORMAZIONE

NEI CANTIERI TAV

CON GLI OCCHI FODERATI DI PROSCIUTTO:

 

MA COSA HANNO FATTO VEDERE

AL CAPOGRUPPO DEI VERDI

DELLA REGIONE TOSCANA?!

 

Ma su quale pianeta vive il capogruppo dei Verdi alla Regione Toscana? Ha bisogno di un cannocchiale per vedere quello che è sotto il naso?

Ieri, 30 giugno, ai microfoni dell'emittente fiorentina Controradio, Tommaso Franci ha parlato della sua visita in Mugello ai cantieri dell'Alta Velocità alluvionati. "La situazione è completamente a posto, ha dichiarato: ora hanno adeguato le pompe e i tubi, quindi non c'è nessun problema particolare".

Evidentemente il verde Tommaso Franci ai cantieri ci è arrivato in elicottero, e con un impacco di camomilla sopra agli occhi.

Non ha proprio guardato in che condizioni sono i fiumi e i torrenti: il Santerno, il Diaterna, il Veccione, il Rovigo. Il verde Tommaso Franci non ha guardato neanche le fotografie su Internet al sito Bellosguardo.it.

Il verde Tommaso Franci non deve aver parlato con gli operai, ma al massimo coi capicantiere, visto che non dice nulla delle pesanti sofferenze sociali e professionali che quei lavoratori vivono tutti i giorni sulla loro pelle. Forse non ha letto neanche i giornali nelle ultime settimane.

Il verde Tommaso Franci ha visitato i cantieri come fanno le autorità, senza osservare quello che c'è prima e quello che c'è dopo, quello che c'è dietro e quello che c'è sotto. Gli hanno detto che "ora hanno adeguato le pompe e i tubi, quindi non c'è nessun problema particolare". E lui ci ha creduto.

Il verde Tommaso Franci non si è accorto che con l'Alta Velocità le falde si abbassano anche di decine di metri (Rovigo, Castelvecchio), che i pozzi vanno a secco (Firenzuola), che si prosciugano sorgenti e acquedotti comunali (Visignano) e privati (Castelvecchio), che i campi di granturco sprofondano (Luco), che i pascoli delle sue amate mucche vengono privati degli abbeveraggi (Alto Mugello), che le trote e i crostacei muoiono nei torrenti (Diaterna), che scavando si scopre il metano e gli studi non avevano previsto neanche quello (Carlone), che le strade sono occupate da camion, polvere e smog, e sale il rischio incidenti. Senza contare lo stress quotidiano dei cittadini residenti. Sono cose scritte nero su bianco, documentate su carta intestata dell'ARPAT, dei Comuni, della Regione Toscana, dell'ANAS. Ma Tommaso Franci non può saperlo, perché il capogruppo Verde in Regione ha altro evidentemente a cui pensare.

Il verde Tommaso Franci si domanda, a Controradio, se è giusto dar retta ai responsabili dei lavori dell'Alta Velocità quando gli dicono che "non c'è stato su questi pozzi e su queste sorgenti per ora nessun mutamento significativo". Lui, dice, vuole saperlo dall'ARPAT. Ma basterebbe che si leggesse le relazioni periodiche dell'ARPAT per darsi una risposta. I cittadini le leggono: lui che è capogruppo di un partito di giunta no.

Lo sa il capogruppo Verde Tommaso Franci che negli accordi firmati a luglio del '95 c'era scritto che "i realizzatori dell'opera si impegnano ad adottare nell'esecuzione dei lavori tutte le cautele e precauzioni atte a preservare l'ambiente del fiume Santerno con particolare riferimento al tratto a valle di S. Pellegrino per mantenerne la fruibilità estiva ai fini turistici e ricreativi"? Vada a vedere quanto bel fango c'è, nel Santerno: chi ci va più, d'estate?

Lo sa il verde Tommaso Franci che negli accordi c'era scritto che si sarebbero adottate "tutte le cautele e precauzioni atte a preservare l'ambiente del torrente Veccione e dell'area naturalistica circostante l'abbazia di Moscheta"? Vada a vedere qualche metro fuori dal cantiere di Osteto, nella Val d'Inferno, che razza di Veccione è rimasto dopo l'alluvione fuori controllo iniziata il 9 giugno scorso (250/300 metri cubi all'ora, cioè oltre 6 milioni e mezzo di litri d'acqua al giorno!). E se non ha tempo, vada a verificare su Internet.

Altro che "sistemazione a verde pubblico lungo il torrente nel tratto tra Moscheta e la confluenza nel torrente Rovigo per mantenere la fruibilità turistica della zona", un'altra bella promessa dell'Accordo procedimentale del 28 luglio '95 fra TAV, Italferr, FIAT e il Comune di Firenzuola!

Il verde Tommaso Franci si dice però preoccupato per Monte Morello "perché Monte Morello secondo noi è una situazione molto più a rischio e doveva essere studiata di più".

Già: ma proprio i suoi Verdi in Consiglio comunale a Sesto Fiorentino hanno approvato quel bel progetto. Di più: si sono vantati di aver fornito un'importante consulenza per migliorarlo!

Come la mettiamo?

 

Chi ci rappresenta in Regione?

Come può agire chi non è in grado neppure di constatare?

Cosa è rimasto di verde a questi Verdi?

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