Associazione di volontariato Idra
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TAV A FIRENZE, IL MINISTRO PRESTIGIACOMO NON RISPONDE
AL PRESIDENTE ROSSI SULLA STAZIONE FOSTER.
INTANTO ROSSI SCRIVE A IDRA. E
L’ASSOCIAZIONE FIORENTINA, CHE TEME IL DANNO ERARIALE, ESORTA LA REGIONE A
INTERVENIRE SUBITO ATTRAVERSO L’OSSERVATORIO AMBIENTALE!
“Ogni colpo di ruspa in più, ogni tonnellata
aggiuntiva di cemento calata nella falda fiorentina potrà rappresentare un
costo aggiuntivo doloroso e oneroso”.
Citando i documenti ricevuti dall’Associazione fiorentina
Idra, che attestano l’assenza di una Valutazione e persino di uno Studio di Impatto che
giustifichino la scelta della Stazione Foster, il presidente della
Regione Toscana Enrico Rossi aveva scritto cinque settimane fa al Ministro
dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo chiedendo “garanzie di correttezza amministrativa”
sull’intera partita del sottoattraversamento TAV di Firenze. “Con nota del 20/12/2010
l’Associazione
di Volontariato Idra – precisava Rossi nella missiva - ha segnalato che, a seguito di istanza di accesso agli atti istruttori
di codesto Ministero, relativi al parere sul progetto in oggetto [...], non ha
ottenuto gli atti richiesti e che lo stesso ministero ha dichiarato di non
essere in possesso dei documenti richiesti”. E concludeva: “In considerazione dell’importanza
dell’intervento in oggetto, che investe anche molteplici aspetti di interesse
di questa Regione, e tenuto conto dell’attuale stato di esecuzione dei relativi
lavori, si evidenzia la necessità di effettuare una ricognizione da parte di
codesto Ministero dell’iter amministrativo nonché una sintesi delle
determinazioni assunte negli atti adottati dal 1999 ad oggi relativamente
all’intervento di nuova stazione AV (Foster), al fine di una verifica sulle
garanzie di correttezza amministrativa”.
In occasione dell’incontro col Direttore Generale della Presidenza della Regione, prof. Antonio Davide Barretta, e con una rappresentanza dell’Avvocatura regionale, Idra ha appreso il 22 marzo scorso che nessuna risposta risultava pervenuta a Palazzo Strozzi Sacrati da parte del Ministro dell’Ambiente.
“Il fatto che il Governo tardi ancora a rispondere – ha chiesto ieri Idra a Rossi, che ha scritto in questi
giorni all’associazione fiorentina sulla questione del Nodo ferroviario del
capoluogo - non le sembra motivo
sufficiente di allarme, che spinga a valutare con crescente preoccupazione il
protrarsi della cantierizzazione?”. Secondo Idra, alle gravi criticità
sociali e ambientali che presenta il progetto di sottoattraversamento TAV di
Firenze si sommano adesso infatti seri scenari di danno erariale. “Ogni colpo di ruspa in più, ogni tonnellata
aggiuntiva di cemento calata nella falda fiorentina” – scrive Idra al presidente della Regione - “non potrà forse rappresentare – il giorno
che si dovesse riconsiderare la scelta del sottoattraversamento – un costo aggiuntivo doloroso e oneroso che
sarebbe stato opportuno prevenire ed evitare quando le circostanze – come
oggi sembra avvenire – lo suggerivano?”. E aggiunge: “Noi crediamo che sia un diritto-dovere della Regione Toscana quello di
esercitare la propria potestà di
intervento, venendo meno – nel perdurante silenzio del Governo – garanzie
essenziali anche sotto il profilo della
tutela della buona amministrazione della spesa pubblica. Già per la
cantierizzazione TAV della tratta appenninica Firenze-Bologna, del resto, la
Corte dei conti ha istruito e avviato un procedimento per
danno erariale a carico di esponenti di primo piano del Ministero
dell’Ambiente e della Regione Toscana.
Sarebbe forse desiderabile rischiare che si replichino danno erariale e
procedimenti giudiziari anche per il sottoattraversamento TAV di Firenze?”.
Idra suggerisce anche una concreta
via di uscita da questa pericolosa impasse: “Noi Le chiediamo, signor
Presidente, di far intervenire il rappresentante della Regione Toscana
nell’Osservatorio Ambientale in tutela dell’interesse pubblico, che appare
oggi scarsamente salvaguardato, nelle condizioni descritte e da Lei stesso
documentate nella lettera al Ministro. L’Osservatorio può e dovrebbe, a nostro
avviso, adempiere al proprio compito di organo di tutela delle garanzie ambientali che, in mancanza di una Valutazione, e
persino di uno Studio di Impatto, che giustifichino la scelta della Stazione
Foster, appaiono al momento non sussistere, e dunque non giustificare il
proseguimento della cantierizzazione”.
E non manca, l’associazione fiorentina, di ricordare al primo cittadino della Toscana la road map disegnata nel corso dell’incontro col direttore generale Barretta il 22 marzo scorso: uno stress test sulla sciagurata architettura finanziaria della TAV, messa esplicitamente all’indice dalla Corte dei conti e dall’Autorità nazionale per la Vigilanza sui Contratti Pubblici, e il tavolo tecnico con esperti di levatura nazionale che Idra ha proposto alla Regione di istituire per una analisi imparziale della strategia trasportistica sottesa alla TAV, del modello contrattuale, della qualità dei progetti, delle alternative possibili.