Nodi TAV di Firenze e di Bologna: rilevantissimi incrementi di costo e dei tempi di realizzazione: lo denuncia l’Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici.
L’Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici ha rilevato “la violazione dei principi di economicità e di efficacia del sistema di realizzazione“ dell’Alta velocità ferroviaria “per i Nodi ferroviari di Firenze e Bologna che hanno registrato rilevantissimi incrementi di costo e dei tempi di realizzazione, nonché iscrizione di riserve da parte delle imprese esecutrici, che hanno dato vita a contenziosi”.
Lo si legge nell’ultima relazione annuale, relativa all’anno 2010, presentata ieri dal presidente dell’Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici.
Il dato si iscrive in una tradizione preoccupantemente dissipativa che da anni l’Autorità denuncia in relazione anche alla tratta ferroviaria appenninica TAV Firenze-Bologna.
Il presidente dell’associazione ecologista Idra ha subito preso carta e penna per scrivere ai massimi responsabili delle autorità pubbliche locali: il sindaco di Firenze Matteo Renzi, il presidente della Provincia Andrea Barducci e il presidente della Giunta regionale toscana Enrico Rossi.
“Già in altre precedenti occasioni”, osserva Idra, “la nostra Associazione ha segnalato alla Regione Toscana e al Comune di Firenze le evidenti distorsioni che affliggono l’attuazione della “grande opera” TAV”.
E aggiunge:
“La lettura di questi dati, che confermano ancora oggi, a giugno 2011, la presenza di quelle distorsioni ci spinge a formularVi alcune domande.
a) Eravate a conoscenza delle circostanze descritte riguardanti il Nodo ferroviario fiorentino?
b) Siete in grado di fornirci particolari più precisi sui “rilevantissimi incrementi di costo” (di quelli relativi ai tempi, infatti, testimoniano già abbondantemente gli eventi) e “sulle riserve da parte delle imprese esecutrici, che hanno dato vita a contenziosi”?
c) Hanno avuto i Vostri Uffici occasione di comunicare le informazioni di cui eventualmente disponevano, al riguardo, agli organi di rappresentanza della cittadinanza (le assemblee consiliari) e alla cittadinanza stessa?
d) Ritenete che le circostanze descritte dall’Autorità a proposito del Nodo AV fiorentino meritino un’attenzione particolare, e particolarmente preoccupata, da parte degli amministratori locali, considerati anche i danni erariali pregressi che derivano dall’esperienza della cantierizzazione della tratta appenninica TAV e dalle restanti tratte ad Alta Velocità?
e) Ritenete che possa essere opportuno, e magari persino urgente, assumere iniziative affinché non si continui a perseguire in piena crisi globale la strada nefasta dell’incremento del debito pubblico, già così disastroso nel nostro paese, per l’attuazione di un’opera la cui architettura finanziaria è palesemente descritta dall’Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici come inefficace, e in aperta violazione dei principi che regolano il settore degli appalti pubblici, nonché del principio della libera concorrenza e non discriminazione?”.
L’associazione fiorentina chiude la lettera formulando l’auspicio di “una Vostra comune tempestiva iniziativa che segni una inversione di rotta rispetto alle politiche fin qui praticate dalle autorità che più dovrebbero garantire attivamente la tutela del bene comune”.