TAV A FIRENZE, STAZIONE FANTASMA FOSTER: IDRA CHIEDE UN INCONTRO AL PRESIDENTE DELLA REGIONE TOSCANA ENRICO ROSSI, CON LA PARTECIPAZIONE DI ESPERTI NAZIONALI. Dopo la lettera che la Regione Toscana ha inviato al ministro dell’Ambiente per soddisfare la doverosa esigenza di verifica delle garanzie di correttezza amministrativa nell’approvazione del progetto di Stazione sotterranea Foster AV nella città capoluogo, Idra chiede un incontro al presidente della Giunta regionale Enrico Rossi. Un incontro al massimo livello, precisa l’associazione: “Unitamente alle criticità di vario ordine legate all’architettura finanziaria che presiede all’affidamento dei lavori – scrive Idra al direttore generale di Palazzo Strozzi Sacrati, prof. Antonio Davide Barretta, che ha trasmesso la nota del presidente all’associazione fiorentina promotrice dell’indagine sulle carte mancanti al Ministero – ci sarebbe gradito presentare al dott. Rossi la documentazione di cui disponiamo e le perplessità che il progetto suscita, assistiti dagli esperti e dai legali che seguono la vicenda TAV sul piano nazionale e, in particolare, sulla scena di Bologna, città legata a doppio filo – anche per gli straordinari disagi che ne subisce e che minaccia di preannunciare – al capoluogo toscano”. Come è noto, la mancata Valutazione di Impatto Ambientale del progetto di nuova Stazione AV ha comportato due gravi e clamorose conseguenze. La prima: il progetto non è mai stato reso pubblico. La seconda: nessun cittadino, ente, esperto, comitato o associazione ha potuto formulare osservazioni né proposte di modifica o di adeguamento del progetto, oggi fortemente avversato da una quota crescente di popolazione, via via che ne trapelano i particolari. Siamo di fronte dunque, in buona sostanza, a una “stazione fantasma”, costosa quanto nessun’altra al mondo, visto che viene programmata per servire due soli ‘binari d’oro’ AV, per giunta in un’area fortemente decentrata e fragilissima sul piano della sicurezza idrogeologica. Idra non nasconde il proprio apprezzamento per la volontà espressa dalla nuova amministrazione regionale di vederci più chiaro nelle anomalie procedurali segnalate nell’approvazione del progetto di stazione. “Non sono le uniche, peraltro – aggiunge nella lettera al prof. Barretta il presidente Dell’Olio – ancorché sintomatiche del particolare clima decisionale che ha accompagnato nelle stagioni pregresse la vicenda TAV: si danno anche altre inadempienze e scorciatoie, che non recheranno certo beneficio all’immagine delle Istituzioni pubbliche, e non promettono un decorso indolore alla lunga e laboriosa cantierizzazione TAV che incombe su Firenze”. L’associazione fiorentina conclude la nota con l’auspicio che l’incontro richiesto possa contribuire, dal versante della società civile, all’efficacia dell’azione amministrativa “prima che taluni processi divengano irrimediabilmente irreversibili”.