Il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi ha scritto ieri al ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo, e per conoscenza all’associazione Idra, sollevando la delicata questione delle “garanzie di correttezza amministrativa” sul tema oggetto della missiva, il progetto definitivo della Nuova stazione AV/AC di Firenze.
“Con nota del 20/12/2010 – scrive Rossi – l’Associazione di Volontariato Idra ha segnalato che, a seguito di istanza di accesso agli atti istruttori di codesto Ministero, relativi al parere sul progetto in oggetto [...], non ha ottenuto gli atti richiesti e che lo stesso ministero ha dichiarato di non essere in possesso dei documenti richiesti”.
Il presidente della Regione così conclude:
“In considerazione dell’importanza dell’intervento in oggetto, che investe anche molteplici aspetti di interesse di questa Regione, e tenuto conto dell’attuale stato di esecuzione dei relativi lavori, si evidenzia la necessità di effettuare una ricognizione da parte di codesto Ministero dell’iter amministrativo nonché una sintesi delle determinazioni assunte negli atti adottati dal 1999 ad oggi relativamente all’intervento di nuova stazione AV (Foster), al fine di una verifica sulle garanzie di correttezza amministrativa”.
Per Firenze si riapre dunque la partita, finalmente!
La legalità – forse – sta riprendendo il sopravvento….
La lettera di Enrico Rossi, adesso è sul tavolo del presidente della Provincia di Firenze Andrea Barducci e del sindaco del capoluogo toscano Matteo Renzi, destinatari anch’essi – per conoscenza – della nota inviata al ministro.
Il primo cittadino di Firenze, che pure era stato informato da Idra dei risultati negativi della medesima istanza di accesso, si trova ora un’ampia strada spianata: se davvero desidera che sulla scelta infausta del sottoattraversamento TAV – costellata di scorciatoie e inadempienze – prevalgano le ragioni della dignità istituzionale, della trasparenza amministrativa, dell’informazione e della partecipazione, questo è il momento. Se non ora, quando?