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KAFKA (E MUNCH) IN PREFETTURA A FIRENZE

IDRA INFORMA, PER STRADA E PER PEC: SCAVI TAV SENZA PIANO DI EMERGENZA, AUTORITÀ SILENTI!

Martedì 5 dicembre, dalle 11 alle 12, un esponente dell’associazione di volontariato fiorentina Idra reciterà a ciclo continuo, davanti all’ingresso del palazzo realizzato nel Quattrocento per Cosimo il Vecchio da Michelozzo,  il testo di Franz Kafka “Davanti alla legge”, parabola dell’incomunicabilità fra cittadino e potere, metafora di una giustizia estranea e ostile. Di cui ‘L’urlo’ di Munch può esprimere un appropriato commento visivo.

Ma se il povero contadino di Kafka si rassegna a un’attesa solitaria infruttuosa e frustrante, Idra non cessa invece di coinvolgere i concittadini e le autorità attraverso l’informazione orizzontale di strada (coi cartelli indossati e i volantini distribuiti) e la contestazione civica verticale (ultimo episodio, la nota Pec trasmessa giovedì scorso al prefetto Francesca Ferrandino ma, “per opportuna conoscenza e auspicabile intervento”, anche ai piani alti: la presidente Giorgia Meloni e i ministri Matteo Piantedosi, Matteo Salvini e Gilberto Pichetto Fratin).

Recita infatti la chiusa in calce al racconto dello scrittore boemo, nella locandina proposta alla cittadinanza: “Davanti alla prefettura sta il cittadino. Chiede da mesi di accedere a un incontro col prefetto, garante dell’applicazione della legge per conto del governo. Il cittadino ha le prove, e le ha anche il prefetto, e il ministro, che Firenze potrebbe soffrire danni gravi se si continuerà a scavare per le gallerie dell’Alta Velocità senza neanche un piano di emergenza! E proprio al prefetto è assegnato un ruolo centrale nell’emergenza. Ma da mesi, indifferente, il prefetto non risponde. Il cittadino non si aspettava tali difficoltà; la legge, nel suo pensiero, dovrebbe essere uguale per tutti. Tutti si sforzano di arrivare alla legge! Il cittadino, quindi, non desiste…”.

In realtà c’è, vivaddio, un soggetto pubblico che non si è sottratto al proprio compito istituzionale: il corpo dei Vigili del Fuoco. La Comandante provinciale Marisa Cesario, con una nota a oggetto “Progetto di sottoattraversamento ferroviario AV della città di Firenze”, attesta: “Agli atti di questo Comando non risulta ancora essere stata depositata alcuna documentazione, tanto ai sensi del DPR 151/2011, quanto ai sensi del D.M. 28/10/2005”. Risulta cioè disapplicato il decreto “Sicurezza nelle gallerie ferroviarie”. La progettazione esecutiva sulla base della quale si vanta da metà maggio l’avvio delle operazioni di scavo da Campo di Marte a Castello dei 12.888 metri di tunnel per la linea di Alta Velocità ferroviaria è priva del piano di emergenza, ed è stata portata a termine a prescindere dal supporto e dal contributo del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Firenze. Da questi atti risulta dunque che la città tragicamente alluvionata nel 1966, e poi di nuovo interessata dalle tracimazioni nel 1992 dei torrenti Mugnone e Terzolle (nella cui area di esondazione è ubicata proprio la grande buca della stazione sotterranea Foster), viene irresponsabilmente esposta agli effetti disastrosi – in termini di vite umane e di funzionalità dell’infrastruttura – che lacune progettuali così importanti sono in grado di determinare in un contesto urbano fortemente antropizzato.

La 'grande opera' del Terzo Millennio

La ‘grande opera’ del Terzo Millennio

In occasione della seduta del Consiglio comunale prosegue intanto oggi davanti a Palazzo Vecchio, all’ingresso di via dei Gondi, il ‘dialogo itinerante’ dedicato da Idra alla promozione di una proposta di iniziativa indirizzata tre settimane or sono con lettera pubblica al sindaco di Firenze: dare le chiavi di uno dei tesori della città, il Salone dei Cinquecento, alle espressioni indipendenti della società civile internazionale (singoli, associazioni, studiosi) desiderose di portare contributi al dialogo, all’ascolto, alla proposizione di progetti di vita associata equa, libera e autodeterminata in terra di Palestina, e di iniziative – ovunque nel mondo – che mirino a perseguire questi scopi. Per un laboratorio di riconciliazione in seduta permanente.

Anche qui, però, ancora soltanto riscontri kafkiani!

Franz Kafka, Davanti alla legge; Idra, Davanti alla prefettura; Edvard Munch, L'urlo

Franz Kafka, Davanti alla legge; Idra, Davanti alla prefettura; Edvard Munch, L’urlo

 



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