Domani manifestazione davanti alla giunta regionale della Toscana
“Proviamo orrore per quello che Le sta accadendo”, ha scritto sabato scorso il presidente dell’associazione Idra in una lettera di solidarietà e sostegno indirizzata alla dott.ssa Susanna Zanda, giudice della seconda sezione civile del Tribunale di Firenze, oggetto di un procedimento disciplinare da parte della Procura generale della Corte di Cassazione per aver contestato in punto di diritto la fondatezza e la ragionevolezza delle restrizioni imposte col cosiddetto ‘green pass’.
Auspicando che si moltiplichino le già tante iniziative fiorite a fianco del giudice fiorentino “per difendere verità, coraggio e dignità”, per domani è fissato fra le 11 e le 13 in Piazza Duomo 10, dinanzi a Palazzo Strozzi Sacrati, sede della giunta regionale della Toscana, il centotrentacinquesimo appuntamento di ‘dialogo itinerante’ in città, allo scopo di esprimere pubblica gratitudine al giudice Zanda per la preziosa ricerca della verità perseguita in questi anni, per l‘onestà intellettuale che ha guidato il suo impegno, per il coraggio civile che ha mostrato nel tener fede al proprio compito istituzionale nonostante i venti contrari.
La scelta del luogo è legata all’esigenza, sottolinea Idra, di ‘unire i puntini’ di alcune delle molteplici prove di intolleranza, asprezza, fastidio per le misure di tutela ambientale e disdegno delle buone relazioni con la cittadinanza che il governo della Regione ha dimostrato nel corso della legislatura:
- nel parco di San Rossore a Pisa, dove si progetta di istallare una base militare!
- nel porto di Piombino, dove l’attività di un mega-rigassificatore di metano liquefatto e di una mega-nave-gasiera è stata imposta accanto al centro abitato!
- sui crinali del Mugello, che la giunta regionale toscana intende trasformare in zona industriale in barba alla Soprintendenza!
- nella pregiata città d’arte di nome Firenze, sotto i cui palazzi e monumenti ci si accinge a scavare oltre dodici chilometri di tunnel TAV!
Dappertutto, infine, si avalla la discutibile pratica di attingere alle imposte del contribuente per promuovere la pace spedendo armi a Paesi in guerra!
“Oggi che il dibattito su salute, ambiente, energia e relazioni fa i popoli è fatto segno di oscene falsificazioni, le fonti che il giudice Zanda ha utilizzato, le conclusioni che ha ricavato, i provvedimenti che ha adottato rappresentano per tutti noi una guida sicura e confortante nel difficile cammino verso il ripristino della legalità e delle verità”, recita il volantino che sarà distribuito domani ai residenti e ai visitatori.