Da domani Idra torna sotto Palazzo Strozzi Sacrati ad aspettare che il commissario Giani scenda a rispondere sul rigassificatore di Piombino
E’ dal 30 agosto che, pazientemente, un’associazione regolarmente iscritta al Registro Regionale del Volontariato della Toscana per la promozione e la tutela del patrimonio ambientale e culturale presidia a Firenze il n. 10 di Piazza Duomo, Palazzo Strozzi Sacrati, sede della Regione, in attesa che il presidente-commissario Eugenio Giani risponda ai quesiti sul rigassificatore di Piombino posti a partire da giugno in cinque lettere Pec rimaste in massima parte inevase (17 giugno, 12 luglio, 29 luglio, 16 agosto e 24 agosto).
Dal momento che ‘Giani bifronte’ insiste a non incontrare i cittadini, i comitati e le associazioni, né Piombino né a Firenze, Idra gli indirizza una sesta Pec e riprende da domattina, fra le 11 e le 13, la propria testimonianza di resistenza civile davanti al portone della Giunta.
“Sin da giugno – scrive l’associazione nel nuovo messaggio, inviato per opportuna conoscenza anche alla garante regionale dell’informazione e della partecipazione, all’assessore alla partecipazione e ai gruppi consiliari – si sono andate accumulando prove oggettive della scarsa credibilità, e talora della vera e propria contraddittorietà, di certe Sue affermazioni, che ci hanno spinto – come vede – a definire ‘bifronte’ la Sua posizione, e a ritenere nostro diritto e dovere civico chiederGliene ragione”.
“Ella ci conosce – prosegue la nota – e sa quanto siamo affezionati all’idea che il simbolo dell’idra mitologica comunica: la tenacia unita alla capacità di rigenerazione. Più a lungo si protrae, quindi, la testimonianza di garbata protesta al n. 10 di Piazza Duomo sotto le bandiere della Giunta, meno intensamente verrà percepita – temiamo – l’affidabilità democratica di codesta stessa Giunta, giacché si chiede semplicemente una prova di ordinaria buona educazione istituzionale”.
E chiude: “Il testo delle domande a Lei poste sin qui inevase, aggiornate con quelle che ci derivano dalle Sue più recenti dichiarazioni, è stato consegnato in portineria il 1 settembre, perché Le fosse recapitato. Ad ogni buon conto, lo reincolliamo qui a seguire, sottolineando in particolare l’importanza specifica che annettiamo al quindicesimo quesito: la richiesta cioè di accordare alla scrivente Associazione un confronto tecnico con coloro cui la Regione Toscana e la Struttura Commissariale hanno affidato la responsabilità dell’istruttoria e della cura del procedimento per il rigassificatore”.
Si trasmettono nell’occasione a Eugenio Giani le “ferme rimostranze per il termine assai ravvicinato (fissato per il prossimo 15 settembre) accordato alle osservazioni dei cittadini alle voluminose integrazioni progettuali prodotte dal proponente Snam. Sono infatti del tutto evidenti le difficoltà che una scadenza del genere determina nel cittadino che debba confrontarsi con una simile mole di materiale tecnico”.
Non si comprende, inoltre, “come mai la Regione e/o la Struttura Commissariale non abbiano provveduto, già dall’inizio del procedimento, ad allestire un punto informativo e di consulenza tecnica a disposizione dei cittadini, quanto meno nel territorio del Comune di Piombino, come si sarebbe convenuto a un procedimento all’insegna della trasparenza e dell’efficacia amministrativa”. Infine, si rileva, “sia la normativa ambientale sia le Direttive Seveso assegnano 60 giorni di tempo ai cittadini perché siano formulate le osservazioni al progetto. Ma codesta Struttura ne ha accordati soltanto 30, e per di più in periodo di ferie agostane. Ancora 60 giorni sarebbe stato legittimo attendersi per questo secondo blocco di osservazioni. Ma ne vengono accordati addirittura 15!”. Né risulta accolta l’istanza, formulata nelle Osservazioni presentate dall’Associazione, che venisse ripristinato, per la presentazione delle future osservazioni e altri contributi, lo strumento della posta cartacea (la raccomandata AR), decisamente più accessibile delle Pec a gran parte della popolazione.