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Piombino e Coltano nervi scoperti: terzo invito di Idra a Giani

Insoddisfacente e inattendibile la replica del Commissario straordinario all’associazione fiorentina

Manifestazione a Piombino, Ravenna, Ostuni, Porto Vesme e Augusta, 30 luglio 2022

Manifestazione a Piombino, Ravenna, Ostuni, Porto Vesme e Augusta, 30 luglio 2022

“Ella si pregia di una “occasione di incontro con la Cittadinanza di Piombino”, che a noi non risulta da alcuna delle fonti interpellate”, chiarisce Idra nella nota trasmessa stamani a Eugenio Giani, presidente della giunta regionale e commissario straordinario per il rigassificatore di Piombino, alla luce del suo breve riscontro alle memorie trasmesse sui casi Piombino e Coltano dall’associazione.

Di più: “Siamo stati testimoni diretti di un partecipatissimo corteo di protesta popolare a Piombino lo scorso 1 luglio, con rappresentanze provenienti dalla Val di Cornia, dall’Isola d’Elba, da Livorno, dal Pisano e da più parti della Toscana. Quell’evento si è concluso con una sorta di prolungato assedio al Palazzo del Municipio dove Ella riferiva al Consiglio comunale le sgradevoli novità a Suo dire emerse soltanto il giorno prima, il 30 giugno,  col deposito dell’istanza di autorizzazione all’istallazione di un rigassificatore nel porto di quella città da parte di Snam: le carte contraddicevano clamorosamente quanto Ella aveva riferito soltanto due giorni prima, il 29 giugno, in una seduta del Consiglio Regionale dedicata all’illustrazione dell’intervento e al dibattito, quando aveva annunciato che si sarebbe trattato di un sacrificio di ‘soli’ due anni”.

L’assedio del 1 luglio, sottolinea Idra nella missiva indirizzata al commissario e per conoscenza anche ai sindaci di Piombino, Follonica, Val di Cornia e Isola d’Elba, e all’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale, “non ha visto alcun momento di interlocuzione da parte Sua con quel popolo che, come Ella ha esplicitamente ammesso nel corso dell’intervento nella Sala consiliare mentre i fischi salivano dalla piazza, “fa sentire i suoi umori e la sua voce”. Non esattamente dunque, parrebbe, l’“occasione di incontro con la Cittadinanza di Piombino” che Ella si accredita, e che neppure nei giorni successivi – ci riferiscono – avrebbe mai avuto luogo. Ancora, a Piombino, quei cittadini e quei comitati attendono da Lei la disponibilità al necessario confronto democratico in una civile e trasparente riunione pubblica”.

Gli ecologisti fiorentini sollevano anche un’altra perplessità: “Già il 9 giugno era stata resa nota dal Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi la nomina di Lei e del Presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini Commissari straordinari per “opere finalizzate all’incremento della capacità di stoccaggio e rigassificazione nazionale mediante unità galleggianti” e “collegate alle reti di trasporto esistenti a livello regionale”. Risulta arduo pensare che Ella abbia potuto accettare tale incarico senza conoscere l’effettiva natura e dimensione dell’intervento che venti giorni più tardi, in Consiglio Regionale, è stato descritto delineando un quadro profondamente difforme da quello scoperto nell’istanza formale del proponente Snam: venticinque  anni di permanenza del rigassificatore dentro il porto della città di Piombino!”. Del resto, se è vero che i dati illustrati al Consiglio regionale scaturivano – come Giani ha spiegato – da interlocuzioni orali e informali intercorse con Snam, “sarebbe bastato attendere 24 ore per poter presentare al Consiglio Regionale i dati reali, invece di fornirne una versione ‘orale’ largamente eufemistica”.

In ogni caso, delle due l’una, scrive Idra al commissario: “O si deve attribuire a Snam un comportamento gravemente scorretto nei confronti della Sua persona e del duplice ruolo – di Presidente della Giunta e di Commissario Governativo – che Ella riveste (e in tal caso ci piacerebbe sapere se Ella ha assunto determinazioni al riguardo), o si deve forse ascrivere a censurabile leggerezza l’avere accolto la nomina a Commissario da Palazzo Chigi e l’aver poi dato credito alle informazioni ricevute informalmente da Snam senza aver provveduto in nessuno dei due casi alle opportune verifiche”.

Ma ciò che più rileva, nella terza nota trasmessa stamani a Palazzo Strozzi Sacrati, è l’invito a una profonda riflessione politica che l’associazione indirizza a Eugenio Giani: “Numerosi segnali inquietanti suggeriscono di non sottovalutare la portata della protesta in corso. L’aura di opacità che ha caratterizzato sin dagli esordi la vicenda, e la naturale e giustificata diffidenza che nutre per i suoi sviluppi una popolazione colpita da lustri di crisi della siderurgia, ma che ha iniziato a imboccare una nuova economia legata ai valori endogeni della cultura e dell’ambiente, invitano a riconsiderare radicalmente la scelta operata autoritariamente dal Governo, e avallata supinamente dalla Regione. Al di là dell’‘informazione di Stato’ generosamente ammannita dai mezzi di comunicazione dominanti, non sfugge ad ampi settori della popolazione (non soltanto piombinese) il carattere artificiale e squisitamente politico della cosiddetta ‘crisi energetica’, per lo meno per la componente che si suole attribuire alle conseguenze del conflitto in corso nell’Europa Orientale. Nessuna forma di verifica del consenso della Nazione alla scelta di belligeranza unilateralmente assunta dal Governo, con gli effetti perversi che essa determina nelle forniture e nei costi del metano, legittima democraticamente il grave salasso economico e  ambientale che il ricorso al gas liquefatto produce nell’economia locale e globale, e a cascata nel costo della vita delle classi popolari”.

Non manca nella lettera di Idra, trasmessa per conoscenza anche al sindaco e ai gruppi consiliari del Comune di Pisa, il riferimento al provvedimento sciaguratamente fratello al rigassificatore di Piombino, la nuova base militare istituita a suon di Dpcm da Draghi e Guerini nel Pisano, figlia della stessa logica antiecologica e antisociale che discende dall’improvvido schieramento in guerra deciso in nome e per conto di un Paese allegramente scavalcato: “Nulla Ella ci risponde, nella cortese nota di riscontro, a riguardo delle criticità sottoposte alla Sua attenzione nelle citate memorie del 17 giugno e del 12 luglio in relazione al progetto di nuova base militare nel Parco Migliarino San Rossore Massaciuccoli, e alle sue successive eventuali evoluzioni”.

Idra ribadisce pertanto la richiesta di un colloquio urgente sugli argomenti proposti, al quale interverrà con una propria delegazione tecnica.

L’associazione fiorentina sostiene in ogni caso l’esemplare iniziativa di manifestazione adottata in contemporanea domani da cinque comunità colpite in tutta Italia da rigassificatori e depositi di gas naturale liquefatto: accanto a Piombino ci saranno Ravenna (in Romagna), Ostuni (in Puglia), Porto Vesme (in Sardegna) e Augusta (in Sicilia)!



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