Un primo appuntamento dell’associazione fiorentina sul caso Costa San Giorgio lunedì prossimo coi presidenti del Consiglio comunale e della Commissione Urbanistica. E Idra scrive anche ad Eike Schmidt.
Dodici osservazioni ‘pesanti’ sul progetto di grande albergo lungo Costa San Giorgio oggetto di variante urbanistica del Comune di Firenze sono state depositate dall’associazione ecologista fiorentina Idra lo scorso 25 luglio, dopo che il Difensore civico della Toscana si era adoperato affinché i termini per la presentazione dei rilievi dei cittadini venissero differiti, viste anche le difficoltà di comunicazione legate all’emergenza Covid. Idra aveva segnalato infatti al sindaco Dario Nardella il grave deficit di informazione fra i residenti, e più in generale presso la popolazione cittadina, sui contenuti della variante, e persino sui termini fissati per la presentazione delle osservazioni, a dispetto dell’importanza dei luoghi, delle criticità idrogeologiche del contesto, delle caratteristiche dell’ambito urbano contermine all’area di intervento.
Ma l’istanza non è stata accolta, come attesta il deludente intervento dello scorso 20 luglio in Consiglio dell’assessore all’Urbanistica Cecilia Del Re in risposta a una domanda di attualità sui diritti di partecipazione dei cittadini.
Idra ha inoltrato allora a fine luglio alla Commissione consiliare Urbanistica una richiesta di audizione urgente sull’iter e i contenuti della Variante “Ex Caserma Vittorio Veneto”. E così il presidente Renzo Pampaloni e Luca Milani, presidente del Consiglio comunale, riceveranno in presenza lunedì prossimo a Palazzo Vecchio in vista dell’audizione in plenaria i rappresentanti dell’associazione, che hanno provveduto all’inoltro del testo delle osservazioni trasmesse alla Direzione Urbanistica.
Sono maturate nel frattempo attraverso la lettura della documentazione, ha segnalato Idra ai due presidenti, “nuove evidenze di criticità nel merito e nel metodo del procedimento adottato”. Evidenze che l’associazione sta confezionando in osservazioni aggiuntive, atteso che la medesima Direzione Urbanistica, rispondendo al Difensore Civico della Toscana attivatosi in tutela delle istanze sollevate, ha comunicato (ma solo a termini oramai scaduti, lo scorso 4 agosto): “In ogni caso è prassi della Direzione Urbanistica istruire e controdedurre anche le osservazioni pervenute successivamente alla scadenza ufficiale dei termini”.
Preoccupata delle conseguenze che il procedimento adottato è suscettibile di determinare nella delicata e preziosa area cittadina fra Ponte Vecchio, Palazzo Pitti, Giardino di Boboli, Costa San Giorgio, Forte Belvedere, Via di Belvedere e Via San Leonardo sul piano della sicurezza, della qualità sanitaria e ambientale, della tutela dei beni storico-artistici coinvolti, degli stessi impatti sulla sensibilità civica dei residenti e dell’opinione pubblica, Idra ha inviato inoltre tre quesiti al direttore degli Uffizi Eike Schmidt.
“Sorprende – recita la missiva - che nel novero dei soggetti interpellati dalla Direzione Urbanistica ai fini della verifica di assoggettabilità della Variante al processo di Valutazione Ambientale Strategica non compaia proprio la Direzione delle Gallerie degli Uffizi, responsabile della tutela del Giardino di Boboli e di Palazzo Pitti, pur essendo entrambi a particolarissimo rischio di impatto nelle previsioni della progettazione. Essa contempla infatti una singolare opzione di ingresso dei clienti nel futuro albergo nientemeno che attraverso il Palazzo e il Giardino, con accesso a un cosiddetto ‘ascensore inclinato’ da installare in prossimità della Grotta di Madama, che li condurrebbe panoramicamente al resort. L’ascensore a cremagliera proseguirebbe poi la sua corsa sopra il muro di cinta di Boboli per trasportare i clienti interessati fino al Forte Belvedere (si veda in proposito la nostra Osservazione 07).
Di qui tre piccole domande che ci piacerebbe porLe:
a) a cosa è dovuta, a Suo avviso, questa ‘svista’ procedurale nei confronti della Direzione degli Uffizi?;
b) ritiene che sia opportuno, da parte della Direzione, tentare di recuperare un’opportunità di intervento nel procedimento avviato dal Comune di Firenze?;
c) sarebbe la Direzione stessa disponibile ad ospitare in un proprio ambiente (il Rondò di Bacco, o altra sala idonea) un incontro informativo pubblico, al quale siano invitati – oltre naturalmente alla cittadinanza – la proprietà titolare della progettazione e i soggetti istituzionali coinvolti nel procedimento della Variante, così da contribuire a colmare la grave lacuna informativa e partecipativa di cui la comunità fiorentina ha sofferto? L’Associazione Idra sarebbe in questo caso a disposizione della Direzione, beninteso, per collaborare all’organizzazione dell’evento.
Inutile aggiungere che ci sarebbe gradito poterLa in ogni caso incontrare, così da analizzare insieme de visu i diversi aspetti della questione che ci siamo permessi qui di sottoporre alla Sua attenzione”.