Ferma protesta dell’associazione ecologista Idra di fronte al clamoroso ostruzionismo informativo delle istituzioni pubbliche.
Risale al 20 luglio del 2009 la prima richiesta inviata dall’associazione di cittadini Idra al direttore generale della ASL 10 di Firenze ing. Luigi Marroni, perché siano resi pubblici i contenuti di due studi realizzati dall’ASL (uno dei quali in collaborazione con l’ARPAT) per la sorveglianza e il monitoraggio ambientale-sanitario dei cantieri delle grandi infrastrutture di trasporto pubblico nel capoluogo toscano. Datati rispettivamente 2000 e 2001, sono la prima e unica risposta che le istituzioni deputate alla tutela della salute e dell’ambiente hanno potuto produrre per far fronte alle emergenze in arrivo. Risposta unica in quanto nessuna istituzione pubblica, né locale né centrale, si è data cura di raccogliere le indicazioni di ASL e ARPAT, e gli interventi di tutela proposti sono rimasti scandalosamente lettera morta: nessun finanziamento risulta essere stato mai loro accordato.
10 anni più tardi, dopo la conclusione del cantiere ‘infinito’ per la linea 1 della tramvia e mentre sono da tempo avviate – non senza problemi e interruzioni – le attività per la terza corsia A1, sono partite anche le pesanti opere propedeutiche per lo scavo dei due tunnel e della stazione ‘subacquea’ TAV in prossimità del torrente Mugnone. Ma non è stato ancora possibile ricevere una copia dei quei due rapporti, che Idra intende mettere a disposizione del dibattito sul Piano Strutturale del Comune di Firenze, del sindaco Matteo Renzi e del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi.
Eppure, all’inizio di giugno, il direttore del Dipartimento Prevenzione della ASL 10 dott. Giuseppe Petrioli aveva annunciato l’imminente trasmissione di quegli atti.
“Gradiremmo conoscere i motivi di tale ulteriore ritardo, scrive oggi il portavoce di Idra al dott. Petrioli, particolarmente detestabile nel delicato contesto attuale, in quanto è in corso un dibattito ampio e approfondito in città sulle conseguenze che è legittimo attendersi dall’attuazione del progetto di sottoattraversamento TAV di Firenze, le cui opere propedeutiche sono peraltro già in corso con impatti importanti, a quanto descrivono le cronache”.
Nella nota, inviata per conoscenza anche al Direttore generale ing. Luigi Marroni e al ministro della Salute prof. Ferruccio Fazio, Idra chiede spiegazioni: “Le saremo grati se Ella ci indicherà i motivi di questo reiterato ritardo e i soggetti ai quali sono eventualmente riconducibili le responsabilità del clamoroso ostruzionismo informativo che continua a registrarsi a dispetto del dovere delle istituzioni - e del diritto dei cittadini – alla trasparenza”.