PALAZZO VECCHIO ABBANDONI POSIZIONI PALESEMENTE PERDENTI E ASSUMA LE PROPRIE RESPONSABILITÀ CONFRONTANDOSI CON GLI ESPERTI INDIPENDENTI E LA CITTADINANZA.
C’è ormai un diffuso scoraggiamento a Firenze. La cessione della preziosa area urbana della ‘Città del fiore’ patrimonio dell’UNESCO per iniziativa di coloro che – industriali, partiti, sindacati – puntano a metterla il prima possibile nelle mani di Coopsette, consorzio incaricato dell’esecuzione del sottoattraversamento AV, è data per imminente.
E ciò, nonostante che l’esperienza del Mugello – ma ancor più quella analoga ancora drammaticamente in corso nella città di Bologna – insegni che le conseguenze per il tessuto urbano saranno drammatiche.
Nonostante che l’architettura contrattuale dell’operazione, ancora immutata rispetto al passato, prometta aumenti di spesa incontrollati, come è accaduto sulla tratta TAV Firenze-Bologna, nel contesto di una finanza pubblica ormai al collasso.
Nonostante che in tutte le sedi si sia ostinatamente evitato di confrontare, quanto al rapporto efficienza/costi/benefici, le diverse ipotesi di soluzione trasportistica del nodo fiorentino, alcune delle quali prevedono potenziamenti di superficie senza grosse complicazioni. Si è scelta invece, a priori, quella di gran lunga più costosa e impattante di tutte, a cui si intenderebbe dare corso a breve, pur in mancanza di una Valutazione di Impatto Ambientale credibile e – per la stazione Foster – addirittura di una VIA tout court.
Ebbene, nonostante tutto ciò, l’associazione ecologista fiorentina Idra è del parere che la ‘battaglia per Firenze’ si possa ancora vincere. L’ing. Ivan Cicconi, direttore di I.T.A.C.A. (Istituto per l’Innovazione e Trasparenza degli Appalti e la Compatibilità Ambientale (Associazione federale delle Regioni e delle Province Autonome), specialista nella valutazione di appalti pubblici, ha spiegato puntualmente oggi in una conferenza stampa indetta da Idra al Gran Caffè Giubbe Rosse come gli impegni contrattuali poco saggiamente firmati per l’attuale progetto possano essere ragionevolmente superati e come una soluzione tecnica intelligente possa finalmente emergere, nel più breve tempo possibile, da un equo e trasparente concorso di idee, sulla base di dati trasportistici seri e credibili, e col minor ricorso alle esauste casse pubbliche.
Per far questo è però indispensabile che a Palazzo Vecchio si cessi di addurre l’argomento che gli impegni presi dai precedenti inquilini del Palazzo sono ormai irrevocabili. Il primo cittadino sa, Idra glielo ha documentatamente messo per iscritto a più riprese, che la via d’uscita contrattuale per evitare alla città il peggio esiste ed è ancora praticabile, sia dal punto di vista tecnico-trasportistico che di architettura finanziaria. Il primo cittadino ha l’obbligo morale di esperire tutte le strade possibili e scegliere la migliore per Firenze. Ben triste sarebbe che il Sindaco, invece di fare scudo a Firenze, privilegiasse interessi particulari. Ma a ciò l’associazione fiorentina non vuole credere. E spera sempre nella vittoria della ragione. Per Firenze.
Idra insiste dunque perché l’ing. Ivan Cicconi e il prof. Marco Ponti, ordinario di Economia Applicata al Politecnico di Milano e membro della Società Italiana degli Economisti dei Trasporti (SIET), siano ricevuti e ascoltati dal sindaco Matteo Renzi.
E chiede che, quando l’Osservatorio Ambientale avrà espresso il proprio parere sul progetto di sottoattraversamento e formulato le proprie prescrizioni, non un solo escavatore si metta all’opera prima che siano dati alla città di Firenze pieno accesso all’informazione sul progetto (ricordiamo che la stazione Foster non è stata neppure sottoposta alle osservazioni dei cittadini) e sulle prescrizioni dettate dall’Osservatorio, nonché adeguate opportunità di dibattito.
Idra insiste dunque perché l’ing. Ivan Cicconi e il prof. Marco Ponti, ordinario di Economia Applicata al Politecnico di Milano e membro della Società Italiana degli Economisti dei Trasporti (SIET), siano ricevuti e ascoltati dal sindaco Matteo Renzi.
E chiede che, quando l’Osservatorio Ambientale avrà espresso il proprio parere sul progetto di sottoattraversamento e formulato le proprie prescrizioni, non un solo escavatore si metta all’opera prima che siano dati alla città di Firenze pieno accesso all’informazione sul progetto (ricordiamo che la stazione Foster non è stata neppure sottoposta alle osservazioni dei cittadini) e sulle prescrizioni dettate dall’Osservatorio, nonché adeguate opportunità di dibattito.