Guerre, armamenti, grandi opere e società della sorveglianza: Idra informa sulla ‘Military Mobility’, alleanza fra RFI e Leonardo
Idra manifesta domenica 11 agosto fra le 9 e le 12 all’ingresso della stazione ferroviaria di Santa Maria Novella, lato Alamanni. Con la formula del ‘dialogo itinerante’, proporrà informazione di strada sugli scenari inquietanti che vedono Leonardo, una delle principali aziende industriali dell’aerospazio, difesa e sicurezza a livello globale, stringere un singolare accordo operativo con RFI, la società del Gruppo Ferrovie responsabile della piena efficienza dell’infrastruttura ferroviaria e, a Firenze, della realizzazione di una nuova stazione e di un doppio tunnel Alta Velocità/Alta Capacità fra Campo di Marte e Castello.
Ferrovie e industria degli armamenti, recita il comunicato congiunto, collaborano a “realizzare un progetto condiviso nell’ambito della Military Mobility, un’iniziativa Ue finalizzata ad aumentare le capacità infrastrutturali e digitali esistenti, per assicurare la movimentazione di risorse militari, all’interno e all’esterno dell’Europa, anche con breve preavviso e su larga scala”.
“Festeggeremo con preparativi di guerra la Liberazione di Firenze?”, si chiede l’associazione fiorentina dinanzi all’obiettivo dichiarato dai contraenti di “identificare l’architettura e le funzionalità della piattaforma digitale integrata di gestione della circolazione dedicata alla Military Mobility, in situazioni ordinarie e straordinarie per il trasporto di materiale militare attraverso infrastrutture dual-use”. Il programma prevede peraltro l’adozione di “soluzioni innovative per l’accesso a fonti eterogenee di dati e per la valorizzazione degli stessi con processi automatizzati”. Una prospettiva che spinge Idra a domandarsi, nella ricorrenza della Liberazione: “Dove mai ci porterà questo treno?”. E a evidenziare, con la foto di un passaggio di carri armati nella stazione di Udine, cosa attende gli utilizzatori delle linee RFI: “Sulle strade ferrate che percorrerai potrai trovare eleganti carovane di macchine della morte. E’ già successo in questi ultimi anni per rifornire i massacri in Ucraina. E dati non meglio identificati potrebbero essere messi a disposizione dell’ ‘intelligenza militare’”.
Oggetto della campagna informativa in tre lingue, domenica 11 agosto, anche altre eloquenti coincidenze.
Il 1 luglio la Società TIM ha ceduto al KKR Global Institute, fondo USA presieduto dall’ex generale David H. Petraeus, ex direttore della CIA, l’intera rete delle linee telefoniche e dei cavi di fibra ottica per la trasmissione dati. Su questa infrastruttura circolano, leggiamo, l’informazione pubblica, le transazioni monetarie e qualunque operazione di interesse militare.
Il 1 luglio, poi, è stato collocato a Varese (Solbiate Olona) il quartier generale della nuova ‘Forza di reazione rapida’ della NATO: potrà contare fino a 300 mila soldati, allo scopo di «produrre effetti con un preavviso più breve di quanto sia stato possibile in precedenza». E su Firenze incombe, a Rovezzano, il nuovo quartier generale permanente della ‘Multinational Division South’: da lì il Comando alleato guiderà le forze terrestri assegnate dall’Alleanza atlantica nel Sud Europa.
Infine, un richiamo a ciò che da anni l’associazione documenta alle autorità pubbliche di controllo, ovvero il discutibile grado di rispetto delle norme, della legalità e del buon governo della spesa pubblica che la progettazione e l’attuazione del sottoattraversamento Tav di Firenze dimostrano:
- il degrado delle opere completate a Castello senza collaudo tecnico-amministrativo, con infiltrazioni in galleria di contaminazione fecale (“elevato contenuto di enterobatteri Escherichia coli”, ARPAT)
- un progetto di stazione sotterranea AV approvato in area di esondazione dei torrenti Mugnone e Terzolle senza pubblicità e senza valutazione di impatto ambientale
- investimenti lievitati a 2,735 mld di euro (8,35 km di passante; stazione ad esclusivo servizio AV)
- scavi in corso senza piano di emergenza, disapplicando il DM 28/10/2005 “Sicurezza gallerie ferroviarie” e il DPR 151/2011 “Regolamento prevenzione incendi” (memento dei Vigili del Fuoco).
Succede in epoca di eventi climatici estremi, segnala Idra, nella città che dalla fine del XII secolo ad oggi ha visto susseguirsi 43 piene e inondazioni: le ultime nel 1966 e – proprio dove si progetta la stazione – nel 1992. Le autorità pubbliche ne sono a conoscenza: prefettura, amministrazione comunale, città metropolitana, giunta regionale, osservatorio ambientale, comitato di garanzia, ministero dell’interno, ministero dell’ambiente, presidenza del consiglio dei ministri. Tutti sanno.