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Orwell e Collodi in Regione Toscana

Una rappresentanza di Idra ha consegnato stamani a Palazzo Strozzi Sacrati, per Eugenio Giani, due doni simbolici in difesa della città di Piombino e del suo mare

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Ennesima iniziativa di sostegno, oggi, alla battaglia civile e legale che la popolazione e l’Amministrazione comunale di Piombino stanno attuando perché – in relazione all’improvvido progetto di istallare un sistema composto di nave rigassificatore e metaniera nel piccolo porto della città – siano riconosciuti i diritti alla conoscenza, al confronto, alla discussione e al rispetto delle tutele in materia di ambiente, sicurezza ed economia.

Si tratta, ad avviso di Idra, di diritti palesemente conculcati dalla decisione – adottata dal presidente della Regione Toscana e commissario  governativo Eugenio Giani – di autorizzare quel pesante insediamento industriale, contro i desideri, le esigenze e le vocazioni stesse del territorio:

a)    senza aver mai voluto incontrare un solo cittadino, un solo comitato, una sola associazione;

b)    senza aver promosso alcuna opportunità di informazione e dibattito pubblico nell’area interessata né nel capoluogo regionale;

c)    contravvenendo agli impegni liberamente assunti a giugno di fronte al Consiglio regionale, quando:

-         dichiarò di voler “svolgere un ruolo di garanzia verso i cittadini”;

-         promise di voler attivare la doppia Valutazione di Impatto Ambientale [...], nel senso che […] sul piano ambientale, a garanzia dei cittadini, tutto debba essere assolutamente senza ombra di dubbi, senza problemi, né di sicurezza e né – da un punto di vista ambientale – lesivo delle caratteristiche di armonia ambientali nella città di Piombino”;

-         annunciò: “Se io entro 120 giorni devo arrivare alla firma… io ve lo dico sinceramente: 120 giorni o quanti ce ne saranno necessari, perché io firmo quando vedo che ci son le condizioni!”.

Strada facendo, nel corso di un procedimento viziato da anomalie e incongruenze riassunte nella memoria trasmessa da Idra alla conferenza di servizi, e due settimane or sono anche al presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni, il presidente-commissario ha invece progressivamente abbandonato il ruolo del garante per adottare – come le sue stesse dichiarazioni pubbliche attestano disinvoltamente – quello del supporter del proponente l’opera.

L’associazione fiorentina ha ritenuto opportuno quindi richiamarlo, con un’azione simbolica svoltasi stamani sotto le finestre della sede della Giunta regionale, alle sue responsabilità civili e politiche, attraverso la consegna di un classico della letteratura distopica, “1984” di George Orwell, accompagnato da una caustica dedica-monito: “Ad maiora, Presidente! Si può sempre migliorare…”.

All’appuntamento era attesa la libera grande stampa, che orwellianamente ha disertato l’invito.

Pertanto, il resoconto video dell’iniziativa simbolica è stato autogestito dal drappello di attivisti intervenuti alla manifestazione, davanti a Palazzo Strozzi Sacrati, al n. 10 di Piazza Duomo.

Subito dopo, alle 12, una piccola delegazione del gruppo ha anche consegnato materialmente il testo, nell’edizione Giunti-Barbera, alla portineria del Palazzo, che dal 30 agosto raccoglie pazientemente il materiale informativo, gli appelli e le istanze distribuiti durante i presìdi che quotidianamente continuano a svolgersi in attesa degli incontri promessi a Idra dalla più alta carica del governo locale. “Consegniamo l’ennesimo dono al Presidente”, hanno spiegato al cortese personale di custodia i manifestanti. “Questa volta si tratta di un libro, che noi confidiamo possa servirgli da ispirazione, per il futuro, verso traguardi sempre più alti”.

Ma insieme i manifestanti hanno lasciato in portineria per Giani anche un piccolo Pinocchio: “Questo invece rappresenta meglio forse… il presente”, hanno aggiunto. “E naturalmente lo ringraziamo sempre per la sua nobile azione nei confronti della città di Piombino…”.

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