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Piombino, da Giani promesse non mantenute

Idra invoca l’intervento urgente dei prefetti competenti: inappropriato il comportamento del commissario di governo, mentre incombe la conferenza di servizi del 21 ottobre

Ci avete tolto tutto, ora basta - Giunta regionale della Toscana, 19 settembre 2022

Ci avete tolto tutto, ora basta – Giunta regionale della Toscana, 19 settembre 2022

Come è noto, il presidente della Giunta regionale della Toscana sta provando a imporre alla città di Piombino, alla Val di Cornia, a Follonica e all’isola d’Elba un progetto del quale non è mai sceso dal Palazzo a parlare coi cittadini, né quelli che abitano la costa né quelli che – da Firenze – ne sostengono le ragioni. Siamo in presenza dunque di una procedura palesemente autoritaria, priva della pur minima apparenza di democraticità.

Eugenio Giani tuttavia non ha nascosto – a parole – stima e apprezzamento per l’operato dell’associazione ecologista fiorentina Idra, che al procedimento avviato dal commissario partecipa con atteggiamento critico e costruttivo (specifiche osservazioni  sono state depositate lo scorso 20 agosto e il 15 settembre).

Come ha documentato scrivendone l’altro ieri al prefetto di Firenze, l’associazione ha trasmesso inoltre nei mesi scorsi al commissario una fitta serie di richieste e di proposte, con note Pec inviate il 17 giugno, il 12 luglio, il 29 luglio, il 16 agosto, il 24 agosto, il 3 settembre e l’11 settembre 2022. Alla quasi totalità di tali contributi il dott. Eugenio Giani non ha fornito tuttavia riscontri. Così, a partire dal 30 agosto, il presidente di Idra ha attuato iniziative quotidiane di presidio dinanzi alla sede della Giunta, autorizzate dalla questura di Firenze, per segnalare anche all’opinione pubblica (nel solidale disinteresse della ‘grande stampa’ cittadina) il grave il difetto di comunicazione registrato fra istituzioni e cittadini.

E’ accaduto poi che lo scorso 7 ottobre, al termine della seconda seduta della conferenza di servizi, il dott. Giani abbia assunto con Idra l’impegno – presenti due funzionari del Ministero dell’Interno – ad accordare gli appuntamenti richiesti da mesi: il primo, allo scopo di sciogliere i dubbi sui quesiti ripetutamente trasmessi e aggiornati relativi alle criticità del progetto di rigassificatore nel porto di Piombino; il secondo, finalizzato a uno specifico confronto tecnico dei responsabili della Regione Toscana con una delegazione multidisciplinare nazionale approntata allo scopo dall’associazione. Il commissario – dinanzi ai responsabili della Digos – ha incaricato esplicitamente il portavoce dott. Bernard Dika di stabilire i contatti necessari a calendarizzare gli appuntamenti promessi. All’inizio della scorsa settimana dovevano essere affrontati i quattordici quesiti fin qui inevasi nonché la richiesta di partecipare come osservatori alle sedute della conferenza di servizi.  Giani ha assicurato inoltre l’ampia disponibilità della Regione a concordare l’incontro con la delegazione tecnica prima della seduta della conferenza di servizi di venerdì 21 ottobre, affinché il confronto possa portare contributi costruttivi utili al buon esito della Conferenza stessa.

Ma nessun funzionario di Palazzo Strozzi Sacrati ha dato corso all’impegno, anche dopo l’ultima lettera Pec trasmessa al commissario.

Ecco perché Idra ha pensato di rivolgersi alle autorità di riferimento del governo sul territorio, il prefetto di Firenze e, per conoscenza, il collega di Livorno, segnalando il disagio della cittadinanza per un simile inappropriato comportamento. “Vi è il rischio concreto e attuale che nessuna delle istanze e delle proposte costruttive formulate dalla scrivente Associazione, e dai qualificati esperti che ne compongono la delegazione tecnica, arrivi in tempo a giovare all’esito del procedimento”, rimarca il presidente nella lettera al dott. Valerio Valenti. “La preghiamo quindi, signor Prefetto, di intervenire con la massima cortese urgenza presso il Presidente della Regione Toscana e Commissario straordinario di Governo affinché, su un tema socialmente così sensibile, egli provveda a tener fede all’impegno assunto”.



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