Ventidue anni di rigassificazione in mare davanti a Piombino? Assolutamente no! Ma dove, allora? Non è dato sapere… tutto rinviato a una data a ridosso dalle decisioni!
Felicità. E per tre ottimi motivi.
Il primo. L’assediante solitario del portone di Piazza Duomo 10, Giunta regionale della Toscana, oggi ha trovato sotto le finestre del commissario straordinario Giani niente meno che una piombinese, e che piombinese!, che vestiva cartelli anche più belli, vissuti e artigianali dei suoi.
Gaia Geri se li era portati da Salivoli, e insieme i due hanno trascorso, coppia sandwich alla vecchia sana maniera, una mattinata piena di buonumore, battute e scambi solidali – ma all’occorrenza pure dialettici – coi tanti curiosi che si fermavano a interrogarli su cosa stesse avvenendo, lì, sotto quella imbarazzante bandiera ucraina, con tutte quelle telecamere e la frotta di ‘cronisti’ che affollava l’accesso al portone della Giunta.
Gaia, bisogna dirlo, si rammaricava solo di essere l’unica venuta oggi dalla Val di Cornia. Lei c’era infatti, il 19 settembre, quando tutti i comitati della costa (Elba inclusa) erano arrivati per ‘festeggiare’ l’apertura del tavolo istituzionale di cui si celebrava oggi il secondo appuntamento. E aveva ben annotato le date che il sindaco Francesco Ferrari – unico rappresentante delle istituzioni sceso a riferire ai cittadini – aveva indicato come tappe del procedimento. Quella di oggi era appunto la seconda! Che non ha mancato, e ha riempito così di gioiosa condivisione la diciassettesima puntata di ‘assedio gentile’ al presidente-commissario latitante da parte del paziente referente di Idra.
Secondo motivo per essere felici. Gaia non è solo un’ottima e convinta militante della verità e della dignità: è anche un’attenta reporter. E non si è lasciata sfuggire le dichiarazioni che il lodevole sindaco Ferrari ha rilasciato sia entrando (circondato da una nuvola di microfoni) sia – soprattutto – uscendo, quando Gaia – che con Idra aveva retto la lunga attesa, durata fino alle due – è stata l’unica a raccogliere in esclusiva in ‘franco piombinese’ dal primo cittadino gli esiti della seduta! Queste le sue parole: “Piombino non rientra fra i luoghi possibili per un collocazione dell’impianto offshore. Per me, questo è intanto un motivo di gioia, di tranquillità. Noi continuiamo la battaglia sulla scelta del porto di Piombino per parcheggiarci la nave per tre anni, perché la riteniamo sbagliata per tutte le ragioni tecniche, scientifiche e giuridiche che abbiamo elaborato e evidenziato con i pareri. Però la rassicurazione formale che – per l’offshore – Piombino esce dai giochi, con Follonica e il mare intorno a Piombino, è un bel punto di partenza. Secondo me è motivo di soddisfazione non solo del sindaco, delle istituzioni, del Comune di Piombino, che hanno combattuto e probabilmente hanno creato anche tanta pressione, ma è merito di tutta una città, che ha protestato in maniera molto civile, responsabile, ma anche con grande impatto mediatico. Questa è una vittoria innegabile, è la vittoria di tutti noi. Rimane la contrarietà alla collocazione all’interno del porto (…). Sin da ora possiamo dire che le risposte di Snam sono assolutamente insufficienti, insoddisfacenti, rispetto alle nostre richieste e alle nostre eccezioni, e questo dimostra – se mai ce ne fosse stato bisogno – che le nostre eccezioni sono fondate. (…) Allora non ci rimane che aspettare lo sviluppo di questa conferenza di servizi e la decisione del presidente Giani. Io ho ricordato, anche in conferenza stampa, che Giani non è stato nominato per dare l’autorizzazione al rigassificatore. E’ stato nominato per valutare se quella autorizzazione può essere data oppure no. E quella valutazione dev’essere una valutazione tecnica. Lui ha il dovere di valutare, non ha il dovere di dare l’autorizzazione!”.
Anche al presidente di Idra, dopo essersi presentato, è stato possibile sottoporre a Francesco Ferrari quella domanda che da sempre chiunque si pone, a lue di naso, a meno che non appartenga a quella raffinata classe politica che ha il privilegio di governare la Regione Toscana. E cioè: “Se Snam ha escluso di voler insediare nel mare antistante Piombino e la Val di Cornia la piattaforma offshore che dovrebbe garantire nei 22 anni successivi ai primi tre nel porto la redditività dell’impresa, è stato però affrontato il tema di cosa sarà poi di quegli 8 km e mezzo di condotte dal porto alla rete nazionale? Perché, apparentemente, quello sarebbe un investimento a perdere…”.
“Esatto”, ha risposto il sindaco. “Però”, ha anche aggiunto, come è del resto comprensibile, “a me interessa solo la rassicurazione che l’offshore non si metta a Piombino. Io spero proprio che non si metta nessuna nave in porto. Però a me non interessa se Snam quei tubi li toglie oppure li lascia per altre attività…”.
Terzo punto a favore della cittadinanza. Mentre Gaia iniziava a interrogare il sindaco venuto ancora una volta incontro ai cittadini dalla porta principale della Giunta, da quello stesso ingresso usciva, incredibile visu, proprio il presidente-commissario.
Finalmente!, ha pensato l’irriducibile assediante di Idra; e non se lo è fatto sfuggire. Testimoni, gli affabili funzionari della Digos che, anche loro in straordinario, avevano pazientato fino alle 14, appunto, insieme a Gaia e a Girolamo, dopo aver chiesto solo la ragionevolissima cortesia di svestirsi dei propri cartelli (Idra aveva comunicato le ore 13 come termine del presidio), così da consentire agli agenti della Polizia di Stato che olimpicamente stazionavano sul furgone sotto l’abside di liberarsi dall’impegno. I due manifestanti hanno raccolto volentieri l’invito ma, appunto, hanno insistito nell’attesa, e la perseveranza è stata premiata.
“Oh, presidente, buongiorno! come si va? stiamo aspettando da un bel po’ questo appuntamento con lei…”, esordisce il rappresentante di Idra.
“Allora bisogna darglielo, bisogna darglielo!”, risponde con gradita enfasi Eugenio Giani al portavoce che lo accompagna: “A Gerolamo, sempre! Perché ho sempre da imparare da loro!”.
Il tempo di presentare Gaia, vicina di casa del mostro annunciato, e il presidente-commissario conclude: “Si prende il numero, e lunedì o martedì ci si vede!”.
“Un’altra cosa, se permette”, aggiunge Idra. “La quindicesima delle domande a cui attendiamo risposte riguarda la richiesta di un incontro con una delegazione tecnica. Noi abbiamo messo in piedi infatti una delegazione nazionale, composta di esponenti che hanno operato a Trieste, a Panigaglia, in Sicilia… ci piacerebbe, appunto, poter fare un confronto tecnico, ma prima che si assumano le decisioni!”.
“Certo! Tanto da qui al 21 c’è possibilità di farlo!”, assicura Giani, e saluta Dell’Olio per i dati da fornire al portavoce Bernard Dika, a cui viene consegnata anche copia dei nuovi volantini distribuiti oggi alla cittadinanza, in lingua italiana e inglese. Gli stessi poco prima depositati in portineria per aggiungersi alle altre carte indirizzate in questa settimana al commissario.
Chi vivrà vedrà.
Intanto, oggi, tanti begli incontri di strada.
Emozionante quello con Nicholas, il giovane studioso californiano di storia che sta completando un soggiorno a Salisburgo, e tante domande si pone sulla politica europea in questa stagione di conflitti contrastati solo a suon di slogan.
E quello con Gianluca, il collega che insegna in un sistema scolastico nazionale devastato dalla paranoia Covid, trasformato in officina di conformismo, che tanti danni provoca nella qualità della vita e delle relazioni, e nello stesso pensiero, dei nostri ragazzi. Insegnando a – e imponendo di – credere acriticamente e obbedire perinde ac cadaver. Poi le autorità benpensanti si sorprendono dei sempre più diffusi comportamenti cosiddetti ‘devianti’ …!