Mentre i manifestanti ascoltano a fine mattinata il reportage del sindaco Ferrari, il presidente-commissario Giani compare sulla soglia del Palazzo e immediatamente scompare
‘Quanti crede che saranno?’, chiede al primo arrivato di Idra il responsabile della Digos quando ancora davanti al n. 10 di Palazzo Strozzi Sacrati, sede della Giunta regionale della Toscana, scorrono soltanto turisti intenti ad ammirare la cupola e le absidi del Brunelleschi.
‘Molti, per quanto ci hanno detto poco fa da Piombino, da dove partivano in treno’, risponde il rappresentante dell’associazione, che per quattordici giorni consecutivi, regolarmente autorizzato dalla Questura di Firenze, ha fatto la posta proprio qui al presidente-commissario Eugenio Giani con la speranza che il capo del governo regionale si decida a rispondere alle quindici domande che da tempo Idra gli ha inviato per le vie ufficiali sul nodo del rigassificatore senza ottenere riscontri.
Oggi l’associazione ecologista fiorentina Idra ha rinunciato al ‘dialogo itinerante’ avviato il 30 agosto e il suo presidente ha vestito i panni del cronista: attrezzato con videocamera e macchina fotografica per documentare la manifestazione annunciata dalla costa, per farsi riconoscere nel nuovo ruolo di inviato ha indossato scherzosamente – a mo’ di monito sull’atmosfera acritica e autoritaria che appare contaminare da anni anche gran parte del mondo l’informazione – la scritta PREᛋᛋ coi caratteri runici.
Ed è stato davvero un bel successo – dispiace per chi, come “Il Tirreno”, aveva pubblicato ricostruzione e previsione diverse dell’evento – quello della delegazione di comitati venuti da Piombino, dalla Val di Cornia e dall’isola d’Elba, sostenuti da cittadini fiorentini ed esponenti di svariate associazioni, fra cui il nuovo Comitato di Liberazione Nazionale, a confermare per la ventottesima volta la netta e irriducibile contrarietà al progetto di rigassificatore che, contro ogni procedura di legge ordinaria in tutela della sicurezza, della salute, dell’ambiente e dell’economia, la giunta Giani annuncia provocatoriamente di voler imporre a decine di migliaia di residenti della città capolinea del traffico turistico commerciale per l’arcipelago, per la Corsica e la Sardegna, e nelle cui acque è ospitato circa il 60% della migliore produzione di itticoltura nazionale.
Come ha spiegato Ugo Preziosi, uno degli esponenti più seguiti della protesta civica che la popolazione, le forze politiche locali e le amministrazioni anche dei Comuni limitrofi condividono da quando si è diffusa la notizia del blitz governativo (nascosto nelle pieghe di un decreto innocentemente denominato ‘aiuti’), stamani fra le 10 e le 14 si è svolta in piazza la vera conferenza di servizi, dando la parola alla società civile.
In contemporanea aveva luogo ai piani alti quella ‘istituzionale’, avviata da un presidente-commissario che si è sempre negato al contatto e al dialogo, e che ancora oggi, appena ha provato ad affacciarsi sulla piazza in cui il sindaco di Piombino Francesco Ferrari stava rispondendo alle domande dei cittadini, ha pensato bene di affrettarsi immediatamente a rientrare al riparo delle solide mura del Palazzo, mentre i manifestanti lo reclamavano a gran voce.
Ma tant’è: sembra essere questa la nuova versione della democrazia occidentale. Quella che dovremmo proteggere dagli attacchi di coloro che – come i piombinesi – pretendono addirittura di difendere salute, sicurezza, ambiente, economia e … le stesse regole del vivere civile! Col pretesto di emergenze artificiali che richiedono provvedimenti d’urgenza, chi amministra il denaro pubblico in nome del popolo sta pensando bene di cancellare sistematicamente, decreto dopo decreto, con l’avallo delle più altre autorità di garanzia della Repubblica e la collaborazione ossequiosa e compiacente di gran parte dell’informazione, regole e tutele conquistate con decenni di impegno e sacrificio della collettività.
Prossimo appuntamento di lavoro della Conferenza di servizi, ha fatto sapere il sindaco Ferrari comunicandolo direttamente ai cittadini, venerdì 7 ottobre. Ma già domani 20 settembre, dalle 11 alle 13, riprenderà il ‘dialogo a una voce’ sotto le finestre della giunta. Quello della pazienza, del resto, è un esercizio obbligato per chi crede nella democrazia.
Intanto, Idra attende una cortese risposta anche dal direttore de “Il Tirreno”, al quale ha pensato di chiedere ragione della curiosa modalità con cui era stata presentata, ieri, sulle colonne di quel quotidiano, la lodevole iniziativa di presidio a Firenze annunciata dai comitati piombinesi.