Lettera aperta: “Che ne è della nostra Costituzione?”
“Gentile Presidente Eugenio Giani,
può definirsi a Suo avviso ‘credibile’ un amministratore pubblico che cambia in continuazione le versioni dei fatti?
Può definirsi ‘affidabile’ un amministratore pubblico che evita di incontrare i cittadini e di rispondere alle domande che lo interpellano nel suo ruolo?
Può definirsi ‘democratico’ un amministratore pubblico che affida ai privati che propongono l’opera il compito di garantire sostenibilità ambientale, salute e sicurezza delle popolazioni, obbedendo senza scrupoli ai diktat di un governo che esenta l’opera dalle previsioni di legge, dai controlli, dalle valutazioni, dal dibattito pubblico e – sembra – dallo stesso vincolo dei pareri tecnici richiesti?
Gentile Presidente, siamo qui da due settimane, a Firenze, in piazza Duomo 10, davanti all’istituzione che Le è stata affidata: La aspettiamo!
Le nostre domande non riguardano soltanto il progetto, e Lei lo sa bene. Riguardano il METAPROGETTO: la sospensione della DEMOCRAZIA!
La facciata del progetto appare già scarsamente presentabile. Ma quel che c’è dietro ci indigna ancora di più. E Lei è ancora Presidente dell’istituzione chiamata a garantire il proprio territorio: La aspettiamo! Tutte le prossime mattine dalle 11 alle 13”.