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“Non imbavagliamo il futuro”: protesta civile delle famiglie davanti alle scuole a Firenze

Mentre Idra distribuisce il messaggio “Questa non sono io!”, i genitori manifestano con uno striscione fatto di mascherine cucite assieme

Alla Scuola media inferiore A. Gramsci (2)

Alla Scuola media inferiore A. Gramsci (2)

Come preannunciato, l’associazione ecologista fiorentina Idra ha effettuato stamani il ventisettesimo ‘dialogo itinerante’ in città sul tema della psicoepidemia, dopo essere stata allertata da alcuni genitori della scuola secondaria di primo grado “Antonio Gramsci” e della primaria “Montagnola”, nel quartiere dell’Isolotto.

Bambini, ragazzi e familiari hanno accolto con interesse il foglietto che i volontari dell’Idra porgevano loro all’ingresso delle scuole, attratti anche da un cartello che ricordava ottimisticamente “Viva la primavera!”.

Ma ad arricchire con estro creativo l’iniziativa, l’associazione ha trovato un gruppo di genitori che avevano allestito uno striscione dal significato fortemente simbolico, sia per i materiali di cui era composto sia per il messaggio che portava. Scritto a colori su un tappeto realizzato con decine e decine di mascherine certinosamente cucite assieme, l’invito “Non imbavagliamo il futuro”. Perché davvero non si può accettare a cuor leggero che i nostri piccoli siano condannati a crescere, ad apprendere e a relazionarsi fra loro e coi propri insegnanti coperti da mascherine e distanziati!

Una mamma ci si avvicina: “In classe di mio figlio la preside ha fatto allontanare dalla classe una maestra perché erano passati più di 90 giorni dalla guarigione. Insomma, non si è capito bene il motivo, ma a un mese dalla fine della scuola lasciare una classe scoperta o con supplenti mi sembra una cosa molto negativa per i bambini. Nessuno pensa a loro?”.

Altre due mamme, una col bambino in prima e l’altro in quarta elementare si avvicinano attirate dai volantini e dallo striscione. La prima, in sella ad una bici: “Mi si attorciglia lo stomaco, ma voi cosa consigliate di fare? Mio figlio non riesce a pronunciare le “p” e le “r”. Con le mascherine ha grandi difficoltà, perché impediscono sia di vedere il labiale per riprodurre il movimento di labbra e lingua, sia di poter usare la propria bocca in maniera da pronunciare liberamente le parole. E’ rimasto indietro, vanno avanti come un treno, ignorano chi rimane indietro e ha problemi di linguaggio. Questa situazione di misure restrittive ha fatto dei grandi danni a mio figlio di 6 anni!”. L’altra aggiunge: “Cosa possiamo fare se poi le maestre sono lì a sorvegliare, quando i bambini sono veramente rimasti gli unici obbligati da misure sanitarie insensate? Fuori da qui e in altri luoghi chiusi tutti siamo liberi di non usarle per decreto e per fine pandemia: che controsenso!”.

Di ieri la notizia che è stato sospeso dall’Ordine dei medici il noto e autorevole endocrinologo e docente universitario Giovanni Frajese (qui un suo intervento in Senato lo scorso dicembre). Un altro duro colpo alla logica, alla competenza, alla dedizione umana e professionale, all’indipendenza del giudizio. Mentre si succedono pronunciamenti (qui il più recente) sempre più numerosi e cospicui circa l’inaffidabilità e la pericolosità del castello di provvedimenti architettati in nome dell’“emergenza sanitaria”.

‘Dialogo itinerante’ prosegue a Firenze martedì 10 maggio, dalle 10 alle 12, in Via dei Gondi.

Alla Scuola media inferiore A. Gramsci (1)

Alla Scuola media inferiore A. Gramsci (1)

Alla Scuola media inferiore A. Gramsci (3)

Alla Scuola media inferiore A. Gramsci (3)

Alla Scuola media inferiore A. Gramsci (4)

Alla Scuola media inferiore A. Gramsci (4)

Alla Scuola media inferiore A. Gramsci (5)

Alla Scuola media inferiore A. Gramsci (5)

 

Alla Scuola media inferiore A. Gramsci (6)

Alla Scuola media inferiore A. Gramsci (6)

Alla Scuola primaria Montagnola (1)

Alla Scuola primaria Montagnola (1)

Alla Scuola primaria Montagnola (2)

Alla Scuola primaria Montagnola (2)

Alla Scuola primaria Montagnola (3)

Alla Scuola primaria Montagnola (3)

Il cartello 'Viva la primavera!'

Il cartello ‘Viva la primavera!’



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