Idra interroga domani Draghi, Di Maio e Cingolani davanti alla prefettura di Firenze: TAV, armi, disastro energia, deregulation
“Tre domande educate (e indignate) al Governo: guerra, economia, democrazia”. Questo il titolo del messaggio (testo in allegato) che verrà proposto alla cittadinanza attraverso il ventitreesimo appuntamento di ‘dialogo itinerante’ domattina, dalle 10 alle 12, sotto Palazzo Medici Riccardi, sede del prefetto.
Sono chiamati direttamente in causa, ciascuno per le proprie competenze, il primo ministro Mario Draghi, il titolare della Farnesina Luigi Di Maio, il responsabile delle politiche di transizione energetica Roberto Cingolani.
Idra chiede al premier chiarimenti sul mancato mandato a trasformare l’Italia in Paese cobelligerante, per giunta in violazione dell’art. 11 della Costituzione.
Al ‘cittadino’ Di Maio l’associazione fiorentina ricorda la promessa di contrastare lo spreco TAV di risorse pubbliche per il doppio sventramento del sottosuolo della città Unesco di Firenze. Un impegno assunto nel 2015 dall’allora vicepresidente della Camera in occasione dell’incontro con Idra in Regione. Del quale non si sono visti i risultati. Né sembra si possa definire “un buon governo della spesa pubblica”. sottolinea l’associazione, “la scelta di destinare armi (secretate) a un teatro di guerra fuori controllo”…
Al ministro della cosiddetta transizione ecologica Cingolani si fa notare che “partecipare attivamente alla sciagurata guerra militare e commerciale ci costerà scenari energetici che non si annunciano né ecologici né convenienti”. Fra questi, la necessità di accompagnare l’acquisto di gas liquido più costoso, da trasportare con navi cisterna su e giù per i mari e gli oceani, con l’istallazione di impianti di rigassificazione ingombranti davanti alle coste. Dove la Toscana è chiamata a pagare dazio con un rigassificatore aggiuntivo a Piombino. Mentre a Pisa si stabilisce per DPCM, senza consultare il territorio, la realizzazione di una nuova base militare dentro un Parco regionale, la prestigiosa tenuta di S. Rossore!
Viene dunque spontaneo chiedersi: “Cosa c’entra tutto questo col nuovo paradigma promesso in cambio dell’immane debito aggiuntivo accollato a figli e nipoti?”.
Il presidente di Idra consegnerà domani i quesiti, perché possano essere trasmessi ai destinatari per via istituzionale, allo stesso Prefetto di Firenze dott. Valerio Valenti. Proprio a lui, tredici anni or sono, quando era capo gabinetto a Palazzo Medici Riccardi, l’Associazione ebbe modo di rappresentare la gravità degli scenari di rischio che, allora come oggi, presentavano i 60 km di monotubo ferroviario TAV nel quale si incociano sotto terra, con scarse e difficoltose uscite di sicurezza, i treni Alta Velocità in transito fra Firenze e Bologna.