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Dopo il peana primaverile, miseramente naufragato, nuovi annunci privi di fonti ma non di inesattezze
Lo stadio ‘Buca Franchi’ alla Foster
“Al completamento del nodo dell’Alta velocità mancano 9 chilometri, di cui 7 in sotterranea”, leggiamo oggi su “Repubblica Firenze” sotto i titoli a tutta pagina “Riparte il cantiere Tav da gennaio. Prima la Foster, poi il tunnel”.
E invece sono 12,8 i chilometri in sotterranea (perché i tunnel sono due, e non si scaveranno neppure in contemporanea, ma con una sola fresa, uno dopo l’altro): qualcosa come l’80% in più.
“A agosto ripartono i lavori per il tunnel dell’alta velocità”.
E invece non ripartono, perché non sono mai partiti. Al massimo… partono!
“La fresa partirà dal Campo di Marte per Rifredi”.
Forse “Repubblica” ha in mano un progetto nuovo… In quello che tutti conoscono, la fresa dovrà riemergere a Castello, soltanto qualche km più in là…
Si può chiamare tutto ciò “informazione”?
Si possono costruire, su queste basi, titoli roboanti e ancora una volta senza citare le fonti?
Senza contare la coerenza e l’attendibilità giornalistica della notizia fornita, alla luce di ciò che leggiamo nello steso pezzo: “Adesso è in corso la revisione esecutiva da parte di Infrarail del progetto del nodo fiorentino”. Si tratta ancora una volta di quella ‘project review’ di cui si parla da anni, e sulla quale si attendono da mesi gli esiti delle verifiche che il Ministero delle Infrastrutture sta conducendo sulle osservazioni portate da Idra al ministro in persona lo scorso febbraio. In proposito, come sa chi consulta fonti attendibili, il presidente della Struttura tecnica di missione di Porta Pia prof. Giuseppe Catalano non ha ad oggi trasmesso alcuna relazione sulle conclusioni tratte dal gruppo di lavoro istituito ad hoc presso il Ministero.
Idra scriverà al direttore de “la Repubblica” Maurizio Molinari per chiedere che su questa materia si faccia una volta per tutte chiarezza.