Super Hotel di lusso in era Covid fra Palazzo Pitti e Forte Belvedere. A disposizione della gentile clientela, possibilmente, un ascensore inclinato fra Giardino di Boboli e albergo (eviterebbe l’affaticamento dell’arrampicata lungo la ripida Costa San Giorgio).
Diretta YouTube lunedì 23 mattina alle 10 dalla Commissione Urbanistica del Comune di Firenze (https://www.youtube.com/channel/UCIV5PPBLtE0B6YU7EvfJjhA).
All’ordine del giorno “approfondimenti tematici sulla scheda di trasformazione” della ex caserma Vittorio Veneto lungo Costa San Giorgio, già Scuola di Sanità militare, acquistata dal facoltoso imprenditore argentino divenuto proprietario anche dell’avito castello mediceo di Cafaggiolo in Mugello.
La proposta della proprietà, per quanto risulta allo stato attuale della progettazione fornita a Palazzo Vecchio, prevede:
- numero di posti letto: 300;
- numero di coperti ristoranti (esercizi di somministrazione con preparazione): 240;
- numero di coperti per esercizi di somministrazione (con limitata preparazione): 80;
- numero di coperti per esercizi di sola somministrazione: 80;
- numero di posti per esercizi di somministrazione interni al turistico ricettivo: 90;
- numero di addetti per turno: 100;
- numero di turni: 3; numero di addetti totale: 300.
Il totale degli spostamenti previsti è di 1320 al giorno in condizione di massima affluenza e di 848 in condizioni medie.
A dispetto
- della qualità del sito interessato dalla Variante, definito nelle stesse delibere di Giunta e Consiglio “un elemento di grande rilevanza architettonica nel centro storico UNESCO”;
- della mole dell’intervento previsto;
- dell’oggettiva fragilità ambientale e delicatezza infrastrutturale del contesto in cui l’intervento è programmato;
- della conclamata interferenza della progettazione oggetto di Variante con beni pubblici di alto rango sotto il profilo storico, artistico e architettonico (Forte di Belvedere, Giardino mediceo di Boboli, Palazzo Pitti)
non è stato ritenuto necessario assoggettare la variante in questione al processo di Valutazione Ambientale Strategica (VAS). I cittadini non sono stati di fatto messi in grado di conoscere, attraverso forme di pubblicità efficaci e mirate, né le caratteristiche della proposta né i termini per la presentazione delle osservazioni.
L’associazione Idra invita la cittadinanza a non perdere l’opportunità di seguire l’evento: il dado non è tratto. Numerose sono le curiosità elencate nel corposo documento di osservazioni (per il metodo adottato dall’Amministrazione comunale e nel merito della proposta della proprietà) depositate in Direzione Urbanistica del Comune di Firenze da Idra a luglio e a settembre.
Altre perplessità emergono da verifiche successive, e saranno oggetto della relazione che Idra presenterà presso la stessa Commissione Urbanistica nell’audizione richiesta la scorsa estate (dopo le deludenti parole dell’assessore Cecilia Del Re in Consiglio comunale), di cui attende con fiducia la calendarizzazione.