In sostegno all’istanza di Idra, il Difensore invita Palazzo Vecchio a dare riscontro alla richiesta di proroga dei termini per le osservazioni dei cittadini. E adesso l’Associazione coinvolge anche Soprintendenza, Ministero e UNESCO
“Data la straordinarietà della situazione, dobbiamo invitare il Comune a un riscontro sulla eventualità di una proroga del termine di cui all’art.32 LR 65/2014 per la presentazione delle osservazioni”. Così il dott. Sandro Vannini nella nota inviata ieri a Palazzo Vecchio, dopo aver ricevuto l’appello lanciato il 16 luglio scorso dall’associazione fiorentina.
Correttamente, il Difensore civico richiama l’attenzione sulle prescrizioni della legge regionale “Norme per il governo del territorio”, che all’art. 32 sancisce: “Le forme e le modalità di informazione e partecipazione dei cittadini sono individuate dal comune in ragione dell’entità e dei potenziali effetti delle previsioni oggetto della variante semplificata”.
“È di tutta evidenza – osserva Idra nel nuovo appello inviato stamani al Sindaco, al ministro Dario Franceschini, alla Soprintendenza, al presidente Enrico Rossi e all’UNESCO – che proprio in ragione dell’entità e dei potenziali effetti delle previsioni oggetto della Variante semplificata in oggetto, e nonostante le limitazioni e le condizioni di difficoltà in cui si praticano quotidianamente da mesi le relazioni fra cittadini e Uffici pubblici, il Comune di Firenze non ha provveduto a garantire forme e modalità di informazione e partecipazione idonee a mitigare gli effetti negativi di quelle condizioni, a dispetto:
- della qualità del sito interessato dalla Variante, definito nelle stesse delibere di Giunta e Consiglio “un elemento di grande rilevanza architettonica nel centro storico UNESCO”
- della mole dell’intervento previsto;
- dell’oggettiva fragilità ambientale e delicatezza infrastrutturale del contesto in cui l’intervento è programmato;
- della conclamata interferenza della progettazione oggetto di Variante con beni pubblici di alto rango sotto il profilo storico, artistico e architettonico (Forte di Belvedere, Giardino mediceo di Boboli, Palazzo Pitti)”.
Idra sottolinea al riguardo che “non risulta essere stata esperita, come rilevato dalle testimonianze raccolte fra la popolazione e come confermato anche dalle responsabili della Direzione Urbanistica interpellate dalla scrivente Associazione sull’argomento, alcuna modalità di informazione diretta, men che mai di partecipazione, dei cittadini residenti nell’area suscettibili di essere coinvolti dai pesanti impatti di cantiere connessi all’intervento e dalle conseguenze permanenti del progetto a regime, né dell’intera comunità cittadina, custode d’elezione dell’integrità dei beni interessati dall’intervento, collettivamente responsabile della loro consegna senza danni alle generazioni future”.
Considerate anche le circostanze richiamate nel comunicato diffuso l’altro ieri in occasione della conferenza stampa, e in vista dell’imminente scadenza dei termini fissati dall’Amministrazione Comunale per la presentazione delle osservazioni alla Variante da parte della popolazione avente diritto, Idra rinnova pertanto l’istanza urgente al Sindaco della città affinché siano sospesi i termini per la presentazione delle osservazioni da parte dei cittadini dia corso all’adozione delle seguenti misure, si adottino adeguate procedure di informazione della popolazione, si dia corso a un procedimento finalmente partecipativo ai sensi della più avanzata normativa regionale e nazionale, riconsiderando la discutibile scelta di non assoggettare la Variante a valutazione ambientale. La nota di Idra viene inoltrata in queste ore anche al presidente e ai gruppi del Consiglio comunale di Firenze, dopo la deludente risposta (da 1:06:36 a 1:17:21) dell’assessore all’Urbanistica e all’Ambiente Cecilia Del Re alla domanda di attualità del consigliere Dmitrij Palagi nel corso della seduta di lunedì 20 luglio.