Iscriviti ai feed RSS Feed

Flash date di Idra, stamani, con Paola De Micheli in Regione Toscana

 

enrico-rossi-e-paola-de-micheli-al-tavolo-del-patto il-tavolo-del-patto-regionale-per-lo-sviluppo-in-sala-pegaso paola-de-micheli-al-briefing-con-la-stampa

L’associazione fiorentina è grata alla Giunta che le ha permesso di assistere all’incontro programmato con la ministra

Con un’affettuosa e simpatica carezza Paola De Micheli, prima ministro donna alle Infrastrutture nella storia d’Italia, ha salutato oggi – all’uscita dall’incontro a Palazzo Strozzi Sacrati col presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e le categorie economiche e sociali firmatarie del “Patto regionale per lo sviluppo” – uno degli oppositori storici del metodo e del merito del progetto Alta Velocità di sotto-attraversamento di Firenze, il presidente dell’associazione di volontariato Idra Girolamo Dell’Olio, venuto ad ascoltarla.

Una prima occasione di incontro era stata, l’11 ottobre scorso, la visita al cantiere bloccato dell’ipotetica stazione Foster, quando la De Micheli aveva dichiarato scandendo bene le parole, con vivo compiacimento degli ecologisti fiorentini: “Ovviamente sono consapevole che permangono dubbi in questa città, e anche fuori da questa città, sulla realizzazione di quest’opera, ma metto nelle disponibilità nelle prossime settimane, forse anche nei prossimi mesi, di parlare, incontrare in questa città, ragionare con le persone che hanno più dubbi, per provare a confrontarci anche sulla valenza e sulla profondità degli studi che sono stati fatti prima di avviare quest’opera, sulla profondità degli studi fatti dell’impatto che l’opera avrà qui. Quindi nell’accogliere anche con grande umiltà e disponibilità le critiche, le obiezioni, le preoccupazioni e le paure”.

Avendo appreso della sua imminente visita a Firenze, Idra le aveva quindi rinnovato via mail lunedì scorso una richiesta di colloquio a margine della visita in Regione, dopo le istanze già a lei trasmesse (con corredo di documentazione a supporto) a settembre e a ottobre. Dalla sua segreteria era pervenuta la notizia che l’agenda odierna, abbastanza fitta ai non permettere di poter programmare l’incontro richiesto, non escludeva tuttavia che – qualora se ne fossero verificate le condizioni – un breve scambio potesse aver luogo.

Il presidente di Idra, pertanto, dopo aver informato della circostanza l’assessore Vincenzo Bugli e la segreteria del presidente Rossi, si è presentato all’appuntamento stamani con le categorie economiche e sociali della regione, a ciascuna delle quali è stata offerta l’opportunità di esporre criticità, proposte e priorità, delle quali la ministra ha preso diligentemente nota. Idra è grata, pertanto, alla Giunta per averle accordato di assistere a questo incontro, pur segnalando l’assenza – fra le componenti invitate a intervenire – delle espressioni di cittadinanza attiva, volontariato e associazionismo che avrebbero certo potuto contribuire anch’esse alla descrizione delle esigenze della collettività con proprie idee e suggerimenti di soluzioni.

E’ stato tuttavia possibile, grazie alla cortese intercessione dell’Ufficio stampa della Ministra, ottenere un colloquio di primo approfondimento con Andrea Pacella, membro della segreteria politica del ministro. Per una ventina di minuti Pacella ha ascoltato con attenzione gli argomenti legati ai temi che stanno particolarmente a cuore all’associazione fiorentina, ancorché esposti sostanzialmente per titoli, in vista di un incontro tecnico-giuridico da concordare con ogni possibile sollecitudine, a Firenze, a Roma o dovunque la De Micheli suggerisca, su:

-         la dubbia sicurezza di 60 km di gallerie monotubo TAV fra Firenze e Bologna (che da parecchi mesi ospitano anche convogli merci notturni);

-         la credibilità della progettazione e della cantierizzazione per il doppio e lungo sotto-attraversamento di Firenze, con la connessa ‘stazione Foster’;

-         lo squilibrio negli investimenti dedicati alle cosiddette ‘grandi opere’ in rapporto a quelli, ritenuti da Idra assolutamente più urgenti e prioritari, da dedicare al diuturno lavoro di manutenzione, rammendo, restauro e messa in sicurezza del territorio, delle sue infrastrutture, dei sui beni ambientali e culturali, in tempi di violento cambiamento climatico.

Dal cortese Andrea Pacella è stato richiesto a Idra di tramettere alla segreteria della ministra l’elenco degli argomenti proposti alla sua attenzione, che includono ipotesi inedite e innovative di soluzione del nodo ferroviario fiorentino alla luce anche delle recenti dichiarazioni dell’ad di RFI Maurizio Gentile e della documentazione accordata all’associazione in occasione degli appuntamenti di approfondimento informativo accordati da RFI negli ultimi mesi.

Al termine del colloquio, il presidente di Idra ha potuto ascoltare e prendere nota delle dichiarazioni finali della ministra ai convenuti al tavolo regionale. Particolarmente apprezzata quando ha inteso chiarire: “Stiamo facendo un lavoro ovviamente molto faticoso di messa in ordine di tutti quelli che sono i cantieri bloccati…. Spero, mi auguro e credo che la discussione anche pubblica anche in Toscana si concentri sulle cose che davvero contano. Perché anche in queste ore, e anche in questi giorni, si tende a deviare su delle polemiche che non servono a niente e a nessuno. E invece la discussione pubblica, vista facendo il ministro, mi rendo conto di quanto sia importante per arrivare a quell’obiettivo, che ha segnalato prima il presidente, di unità di intenti dei territori. Se si riesce a guidare bene una buona discussione pubblica sulle infrastrutture ferroviarie, stradali e aeroportuali, il risultato che è più facile prendere le decisioni, è più facile garantire l’ordine, è più facile avere certezza dei tempi di realizzazione delle opere. In altre parole, quello che i francesi chiamano débat public, ma di cui qui non si è vista neppure l’ombra, con la conseguenza di 20 anni di impaludamento… E ha concluso: “Quando la discussione pubblica si sporca, anche il decisore politico è obbligato inevitabilmente a deviare su altre questioni, e ad attardarsi su altre questioni. Il fatto che voi siate uniti su questi obiettivi io credo sia di buon auspicio e aiuterà me ad essere utile a questa terra”.

Proprio di questo limite evidenziato dal comportamento delle amministrazioni pubbliche locali negli ultimi anni, Dell’Olio aveva riferito ad Andrea Pacella nel corso del colloquio a margine dell’appuntamento istituzionale odierno: non hanno certo giovato alla credibilità delle istituzioni rappresentative le inconcludenti capriole progettuali esibite dall’operato dei sindaci Matteo Renzi e Dario Nardella, che hanno contribuito ad accrescere i margini di incertezza e i ritardi nella realizzazione di un’opera mai sottoposta peraltro ad una seria informazione e condivisione della cittadinanza (quando non è stata del tutto allontanata dalla possibilità di contributo dei cittadini, come nel caso della ‘stazione Foster’, priva persino di una Valutazione di Impatto Ambientale).

Così come non hanno certo giovato al tasso di credibilità delle giunte, comunale e regionale, le inesattezze nella comunicazione dei pochi dati resi pubblici: non ha alcun senso ad esempio parlare – a proposito del sotto-attraversamento TAV di Firenze – di un’opera che avrebbe già superato la soglia del 50% dell’esecuzione. Così come non esiste alcuna “project review” definita, e men che mai spiegata. Così come, ancora, suona semplicemente imbarazzante l’altalena di dichiarazioni e smentite sul tema delle modalità di gestione di centinaia di migliaia di tonnellate di terre di scavo non precisamente… da giardino.

Significativo, dunque, il monito garbatamente formulato dalla ministra al termine della seduta, prima del briefing con la stampa. All’uscita su piazza Duomo, Dell’Olio ha voluto stringerle la mano e ringraziarla, auspicando che possa presto aver luogo l’appuntamento di approfondimento tecnico e giuridico attraverso il quale l’associazione desidera portare il proprio contributo costruttivo ad un impiego finalmente efficace e non dispersivo delle scarse risorse pubbliche, altrimenti dissipate – come è ormai palese negli ultimi anni – in umiliante manutenzione della stagnazione.



Leave a Reply