Su indicazione del Presidente dell’Osservatorio Ambientale per il Nodo Alta Velocità di Firenze, ing. Giacomo Parenti, l’Associazione Idra è stata invitata lunedì 7 ottobre alle 15 alla prossima seduta dell’Osservatorio, presso la sede di Italferr in via Alamanni 2 (stazione di Santa Maria Novella), ingresso dal binario 1/a.
Oggetto dell’audizione, richiesta da Idra il 16 settembre scorso, la “richiesta di informazione, documentazione e intervento” sul tema dei danni e disagi subìti da residenti fiorentini nel corso degli ultimi 5 anni in conseguenza delle attività di cantierizzazione delle opere legate alla realizzazione dello Scavalco ferroviario AV Castello-Rifredi. Si tratta infatti di un caso drammaticamente emblematico e plasticamente rappresentativo di ciò che potrà succedere alle centinaia di residenze e manufatti di interesse artistico ed architettonico interessati dalla fascia di influenza degli scavi per il sottoattraversamento TAV di Firenze.
Idra ha inviato all’Osservatorio un’articolata descrizione delle circostanze verificatesi a Castello, recentemente documentate anche dalle telecamere del programma “PresaDiretta” di Rai3, chiedendo di “poter avere accesso alle informazioni e/o documentazione, riguardanti:
le procedure di esecuzione dei testimoniali di stato, le caratteristiche della progettazione e le modalità di esecuzione fin qui adottate per la realizzazione dello Scavalco ferroviario AV, i danni riscontrati;
le condizioni pregresse legate alle attività di cantierizzazione già effettuate, e il relativo monitoraggio degli effetti registrati in corso d’opera sulle abitazioni, sui terreni, sull’ambiente, sulla salute degli abitanti;
le ulteriori prospettive derivanti dalle attività ancora in programma”.
In particolare, Idra chiede di “poter conoscere tempi, modalità e risultati dei monitoraggi svolti dal committente e dei controlli effettuati dall’ARPAT, nonché degli interventi di ripristino o mitigazione ambientale intrapresi, per quanto concerne:
1. rumore di fondo e criteri di comparazione col rumore diurno effetto delle cantierizzazioni;
2. vibrazioni derivanti dai macchinari impiegati nella cantierizzazione e dal transito notturno e diurno dei convogli ferroviari;
3. livelli dei pozzi e della falda acquifera, tramite piezometri o altri indicatori, nelle varie fasi delle lavorazioni;
4. concezione, funzionamento ed effetti ambientali delle misure adottate per il riequilibrio della falda;
5. stabilità degli edifici;
6. bonifica del sito ferroviario demolito e dismesso della sotto stazione elettrica (autorizzazioni emesse al trasbordo dei materiali di risulta, composizione di tali materiali, modalità di smaltimento e destinazioni sia temporanee sia finali dei medesimi);
7. condizioni della sede stradale di via Pietro Fanfani”.
All’audizione parteciperà l’ing. Alessandro Andreini, membro dell’Associazione ecologista fiorentina, per fornire eventuali chiarimenti sulla memoria allegata alla lettera trasmessa all’Osservatorio, con particolare riferimento al temuto mancato adempimento – già in fase di progetto di Scavalco, Stazione e Sottoattraversamento TAV – delle prescrizioni previste dalla Legge Obiettivo in materia di certificazione di Garanzia della Qualità secondo le NORME ISO della Serie 9.000 e seguenti, e del temuto mancato recepimento in sede di progettazione, costruzione e collaudo, del Decreto 11 marzo 1988 del Ministero dei Lavori Pubblici.
L’audizione sarà occasione, ovviamente, per richiedere un aggiornamento informativo sulle caratteristiche della talpa chiamata dal progetto approvato in conferenza di servizi ad escavare i due tunnel sotto la città di Firenze, e sulla qualità ed affidabilità dei conci da costruzione dei tunnel.