http://www.ilrestodelcarlino.it/reggio_emilia/economia/2013/02/06/841928-coopsette-concordato-preventivo.shtml
Il nodo finanziario è arrivato al pettine. Prima o poi doveva succedere.
A questo punto, di risanamento aziendale si deve parlare non solo a proposito di Coopsette, ma anche di Azienda Italia e relative “Grandi Opere”. E’ arrivato il momento in cui non si può più fare a meno di ragionare.
Questa classe politica ha portato Firenze sull’orlo di una Grande Buca, la stazione AV Foster, che da tempo paventiamo destinata a rimanere incompiuta. E insiste a volere decine di km di tunnel, valichi e corridoi faraonici di dubbia utilità in Val di Susa, fra Milano e Genova, fra Verona e Monaco, fra Venezia, Trieste e Lubiana. Non è così che si mettono a posto i conti, presidente Monti e alleati trasversali! L’Italia ha bisogno di treni per milioni di pendolari, risanamento idrogeologico, tutela e valorizzazione dei beni culturali e ambientali, sistema formativo e sanitario all’altezza dei bisogni e della dignità di un paese civile!
[...] questo comunicato stampa trovate il tempestivo commento dell’Associazione di volontariato fiorentina Idra, che da [...]
Ho visto per questioni molto meno importanti il Personale di (RFI) oppure di Italferr prelevare il materiale in cantiere sul posto di lavoro per poi inviare il tutto allo sperimentale ufficiale delle ferrovie senza coinvolgere l’appaltatore. Ritengo che sarebbe stato doveroso da parte dello stato accertarsi di queste procedure in particolare per una questione così gigante sia per l’ambiente sia per le tasche. Ho letto da qualche parte che per lo smaltimento si pagavano 100 euro a tonnellata (cioè circa 170 euro al Metro Cubo).