Idra riporta qui in calce le amare considerazioni dell’“Assemblea 29 giugno”, a commento della notizia secondo la quale il PD starebbe richiedendo all’AD di FS Mauro Moretti di voler accettare la candidatura nelle sue file per le prossime elezioni politiche.
L’associazione ecologista di volontariato fiorentina, nel condividere la riflessione dell’“Assemblea 29 giugno”, ricorda che l’ing. Mauro Moretti è stato per cinque anni amministratore delegato di RFI e poi, dal 2006, ‘promosso’ ai vertici dell’intero Gruppo FS, quando la Corte dei conti sentenziò, a dicembre 2008, a proposito del “gioiello TAV”, in una relazione sulle attività economiche e finanziarie legate alla gestione dei debiti accollati al bilancio dello Stato contratti da FF.SS., RFI, TAV e ISPA: “Queste operazioni pregiudicano l’equità intergenerazionale, caricando in modo sproporzionato su generazioni future (si arriva in alcuni casi al 2060) ipotetici vantaggi goduti da quelle attuali”.
E di nuovo a giugno 2011, dopo la vibrante stroncatura formulata a dicembre 2007, l’Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici rilevava “la violazione dei principi di economicità e di efficacia del sistema di realizzazione“ dell’Alta velocità ferroviaria “per i Nodi ferroviari di Firenze e Bologna che hanno registrato rilevantissimi incrementi di costo e dei tempi di realizzazione, nonché iscrizione di riserve da parte delle imprese esecutrici, che hanno dato vita a contenziosi”.
Ci si domanda quale novità morale sarebbe dunque, anche sotto questi profili, una candidatura come quella di Mauro Moretti, dopo l’annunciata “rivoluzione della giustizia” promessa con la candidatura del procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso.
Ci si domanda poi quale novità sul piano delle procedure sarebbe una designazione a tavolino di Mauro Moretti per farlo sedere in Parlamento: un ennesimo ‘nominato’, privo di validazione popolare, e semmai poco gradito ai milioni di pendolari che giornalmente soffrono della dequalificazione sistematica dell’offerta di trasporto ferroviario nelle tratte più affollate. È opportuno ricordare infatti come il modello di sviluppo ferroviario perseguito dall’AD di FS Mauro Moretti preveda investimenti giganteschi e lievitanti sull’Alta Velocità, a discapito dei servizi meno costosi, e a detrimento dell’efficienza e della manutenzione del resto della rete (si veda nelle foto allegate un esempio per tutti: la pensilina della fermata a binario alla stazione di San Marco Vecchio (presso piazza delle Cure, a Firenze) della linea Faentina, vandalizzata l’11 ottobre scorso e da allora apparentemente rimasta nelle medesime condizioni.
Infine, una considerazione sul nodo ferroviario di Firenze, e sulle criticità progettuali ancora irrisolte. Alla fattibilità dei lavori del Nodo sono collegati numerosi “fattori di rischio”, fra i quali la possibile, imminente censura europea al Decreto 161/2012, che in paventata difformità con la Direttiva 2008/98/CE derubrica in Italia le “terre da scavo” potenzialmente inquinate dai processi di lavorazione da “rifiuto” a “sottoprodotto”, con conseguenze immaginabili sulla salute dei cittadini e sulla salubrità dell’ambiente.
Ma non è di poco conto neppure lo stato di crisi in cui verserebbe l’impresa che si è aggiudicata il sottoattraversamento di Firenze, Coopsette, se è vero quanto titola la Gazzetta di Reggio il 30 novembre scorso: “Debito da ristrutturare, Coopsette al bivio. Il management impegnato a trovare in tempi stretti un accordo con le banche ed evitare l’amministrazione controllata”.
Auguri di Buon 2013 a tutti. In particolare a Firenze, che sembra averne davvero bisogno…
Testo del comunicato ricevuto dalla “Assemblea 29 giugno”
Ieri, 27 dicembre, “Il Corriere della Sera” a pag. 9 riporta: “ … è partito, forte come non mai, il pressing nei confronti di Moretti. Il massimo per il Pd sarebbe avere in lista l’Ad delle Fs. Ma se ciò non fosse possibile, il Pd non dispera di poter avere Moretti nella compagine governativa. Per lui sarebbe già pronta la poltrona oggi occupata da Passera: quella di super ministro dello Sviluppo economico e delle Infrastrutture. Ma si tratta di un’impresa difficile: i vertici del Pd non sono ancora riusciti a strappare un sì all’Ad delle Fs“.
Il cav. Moretti, indagato per la strage di Viareggio del 29 giugno 2009, è dal 18 dicembre 2012 imputato per la stessa strage (32 vittime, decine di feriti …). In attesa che il Tribunale decida l’udienza preliminare per il rinvio a giudizio (prevista tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo 2013), al Pd sta molto a cuore la candidatura del cav. Moretti alle prossime elezioni. L’Ad del Gruppo ferrovie dello Stato fu nominato cavaliere dal presidente della Repubblica, Napolitano, il quale, fino ad oggi, non ha ancora dato risposta alla richiesta dei familiari di poterlo incontrare. Ogni commento è superfluo …
Per non dimenticare.
Come 29 di ogni mese (dal 29 luglio 2009), venerdì 29 dicembre 2012, ci ritroviamo alla Casina dei ricordi alle ore 23,15 in attesa dell’ora della strage (23.49-23.52).
Pensilina binario S. Marco Vecchio, Ferrovia Faentina, dopo vandalismo, 11.10.’12