Firenze, 3.6.’11
Al Sindaco del Comune di Napoli
dott. Luigi DE MAGISTRIS
Palazzo San Giacomo, fax 081.79.545.17, sindaco@comune.napoli.it
OGGETTO: Progetto TAV Torino-Lione.
Gentile Sindaco,
desideriamo esprimerLe soddisfazione per la posizione di piena e motivata responsabilità che, leggiamo su web, Ella ha assunto in relazione al tema del progetto di corridoio TAV Torino-Lione.
Le siamo particolarmente grati dal momento che Lei è il primo Sindaco di una grande città che ha avuto il coraggio di rompere il fronte solido e compatto di quelle istituzioni che da anni promuovono, proteggono e forzano con vigore bipartizan, localmente e centralmente, il buco nero erariale, la devastazione ambientale e l’umiliazione sociale su cui appaiono fondarsi in Italia i progetti TAV. Istituzioni che, dobbiamo rilevare mestamente, hanno maturato e consolidato una tale estraneità ai processi di informazione, partecipazione e condivisione democratica di cui dovrebbero essere garanti, da arrivare a ritenere legale e naturale l’imposizione, anche con l’aiuto dell’esercito, di opere di fortissimo impatto, di assai dubbia efficacia trasportistica, sgradite alla cittadinanza e connotate da un’architettura finanziaria conclamatamente improvvida. Da oltre tre lustri la stragrande maggioranza della popolazione della Val di Susa manifesta del resto la propria fondata e documentata contrarietà, nell’interesse pubblico nazionale, in ogni possibile modo, in ogni possibile sede, con una partecipazione plurale, nonviolenta e trasversale di componenti civili e sociali, fino alle massime rappresentanze locali (Sindaci e Presidenti di Comunità montana).
È davvero bizzarro che tanta parte della classe politica, dunque, rivendichi il diritto a far torto con la forza pubblica al popolo e all’erario, a contrapporre cittadini agenti a cittadini residenti, lavoratori a lavoratori: a ridurre un tema di grande rilievo civile a una trita questione di ordine pubblico, criminalizzando un’intera popolazione!
La nostra Associazione si batte dal 1994, qui in Toscana, contro una cantierizzazione TAV che ha sacrificato gigantesche risorse idriche nelle valli appenniniche protette – invano – dalla normativa europea, scavando una voragine finanziaria pubblica che non è ancora giunta al capolinea. Sull’uno e sull’altro fenomeno si sono attivate le magistrature, rispettivamente penale e contabile, anche se – purtroppo – necessariamente ex post. La nostra Associazione è parte civile nel processo penale che è arrivato a sentenza di primo grado il 3 marzo 2009: pene severe sono state comminate, per le condotte criminose accertate in materia di inquinamento ambientale, ai vertici del Consorzio costruttore Alta Velocità Emilia Toscana (CAVET). Idra è parte civile poi nel processo di appello, che si celebra in questi giorni a Firenze, là dove si richiede che ai responsabili della cantierizzazione si imputino per dolo, seppure eventuale, anche i danni alle falde idriche, peraltro certificati dalla sentenza di primo grado. È in corso inoltre un procedimento per danno erariale a carico di quei responsabili delle istituzioni pubbliche (Regione Toscana, Ministero dell’Ambiente) che, ipotizza la Corte dei conti, avrebbero avallato, a dispetto di autorevoli pareri tecnici prodotti nel corso dell’iter autorizzativo, l’approvazione di un’opera realizzata poi con gravi danni alle casse dello Stato.
Idra persegue infine l’obiettivo di evitare, proprio in questi mesi, l’avvio dell’ennesima cantierizzazione TAV, a suon di general contractor, sotto la preziosa città di Firenze. Anche qui, per effetto di una insistita quanto tollerata apparente arroganza istituzionale (ci si perdoni l’ossimoro), si opera senza neppure una Valutazione di Impatto Ambientale, come la stessa Presidenza della Regione Toscana ha dovuto recentemente rilevare sulla scorta della documentazione da noi prodotta.
Desideriamo comunicarLe che la nostra Associazione metterà volentieri a Sua disposizione, per ogni eventuale futura esigenza, l’esperienza maturata nel corso di questi 17 anni di monitoraggio e denuncia (in buona parte ricostruita nel sito web all’indirizzohttp://www.idraonlus.it/vecchiosito/inizio.html), nonché il supporto delle competenze tecnico-scientifiche nazionali con le quali essa è venuta in contatto.
Cogliamo l’occasione per augurarLe buon lavoro nel compito di Sindaco della città di Napoli, cara al mondo quanto la nostra Firenze e la coraggiosa Val di Susa.
Il presidente
Girolamo Dell’Olio