Che fine ha fatto la lettera che il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi aveva scritto il 22 febbraio al ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo, in cui chiedeva “garanzie di correttezza amministrativa” sul sottoattraversamento TAV di Firenze?
Idra aveva messo a disposizione della Regione Toscana (e del sindaco di Firenze Matteo Renzi, che apparentemente però non ne ha fatto alcun uso) la documentazione da cui risulta che a Firenze si scava la nuova stazione TAV targata Foster senza una valutazione di impatto, e senza che nessuno si sia premurato di dimostrare che una valutazione non serve…
Rossi aveva raccolto l’allarme dell’associazione ecologista fiorentina e aveva chiesto al ministro dell’Ambiente, “in considerazione dell’importanza dell’intervento in oggetto”, che si effettuasse “una ricognizione dell’iter amministrativo nonché una sintesi delle determinazioni assunte negli atti adottati dal 1999 ad oggi relativamente all’intervento di nuova stazione AV (Foster), al fine di una verifica sulle garanzie di correttezza amministrativa”.
Per alcune settimane la lettera di Rossi è rimasta priva di risposte.
Poi, il 31 marzo, la Direzione generale per le Valutazioni Ambientali del Ministero ha inviato una replica piuttosto singolare: il responsabile dr. Mariano Grillo conferma alla Regione Toscana che la Commissione VIA non è in possesso di atti relativi a procedimenti istruiti dalla precedente Commissione e che pertanto, “alla luce delle risultanze di cui sopra si ritiene di dovere avviare una più approfondita opera di ricerca presso gli archivi di questo Ministero, per la quale, in ragione della vetustà del procedimento, si rappresenta la necessità per l’Amministrazione di dover differire l’evasione della richiesta formulata di un ragionevole lasso di tempo presumibilmente determinato in 30 giorni dall’invio della presente”!
In altre parole, si conferma che le carte necessarie a dare una qualche credibilità istituzionale agli scavi non si trovano, e che – mentre le ruspe e le betoniere lavorano – occorrerà pazientare altri 30 giorni. Che si aggiungono ai sette anni e tre mesi decorsi da quando il progetto Foster è stato approvato, il 23 dicembre 2003!!!
Ci saremmo aspettati che, allo scadere di questo ennesimo rinvio nella presentazione dei requisiti di legalità della ‘grande opera’, il presidente Rossi, mostratosi attento ai rilievi formulati da Idra, prendesse carta e penna per esigere dal Ministro la risposta agognata. E abbiamo atteso un altro mese. Oggi, a 60 giorni dalla scadenza promessa e non rispettata dal Ministero, Idra denuncia: la circostanza, sommata alle altre di cui è costellata la vicenda TAV, dalla cantierizzazione del Mugello alla messa a soqquadro della città del fiore, non lascia niente di buono da presagire.
Al di là dell’Appennino, intanto, Bologna paga giorno dopo giorno le conseguenze nefaste di un mega-ritardo nei lavori TAV che continua a accumularsi… La stazione sotterranea TAV – ci riferiscono da Bologna – era annunciata per il 2008: adesso, persino sulla nuova scadenza fissata al 2012 pesano – leggiamo nelle cronache - “diverse incognite”.
Citiamo testualmente il lancio del 23 maggio scorso dell’Agenzia stampa Dire di Bologna (il documento è stato inviato da Idra a Rossi e a Renzi):
“Anche Rfi, che esclude al momento la necessità di chiedere ulteriori proroghe, non nasconde però che “il traguardo è molto difficile e impegnativo”. Per questo “siamo assolutamente concentrati”, assicura Francesco Bocchimuzzo, referente di Rfi per il progetto Alta velocità a Bologna e Firenze, presente questa mattina alla Conferenza metropolitana dei sindaci convocata per fare il punto sul Servizio ferroviario metropolitano. Il primo appuntamento con l’Alta velocità a Bologna è a giugno 2012, ricorda Bocchimuzzo, quando inizierà “il transito dei primi treni passanti”. La stazione sotterranea invece “dovrebbe entrare in funzione a dicembre”, anche se per vederla completata “servirà altro tempo”. Dunque, avverte il dirigente di Rfi, “i cantieri non sono finiti, andrà solo diminuendo la loro presenza”. I lavori continueranno infatti nel 2013 appunto per completare la stazione sotterranea e per ripristinare i binari in superficie che sono stati interrotti in questi anni dal cantiere. Rfi, inoltre, darà il via anche alla realizzazione dell’asse stradale nord sud, un progetto in cui è compreso anche il parcheggio di servizio alla stazione a rotazione veloce denominato “kiss and ride””.