Dopo la lettera di richiesta delle necessarie “garanzie di correttezza amministrativa” al ministro Stefania Prestigiacomo, il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi accorda a Idra l’incontro richiesto sul Nodo ferroviario fiorentino. Appuntamento fissato per il prossimo 22 marzo.
“Le anomalie sulle quali Ella chiede chiarimenti al Ministro non sono le uniche, ancorché sintomatiche del particolare clima decisionale che ha accompagnato nelle stagioni pregresse la vicenda TAV. Si danno anche altre inadempienze e scorciatoie, le cui conseguenze sono suscettibili di aggravare i rischi e i disagi legati alla lunga e laboriosa cantierizzazione TAV che incombe su Firenze. Condizioni che – temiamo – non recherebbero beneficio all’immagine delle Istituzioni pubbliche”.
Così scriveva il presidente dell’associazione ecologista fiorentina Idra Girolamo Dell’Olio nella lettera di richiesta di incontro a Enrico Rossi: qualche giorno prima il presidente della Regione – sulla scorta delle osservazioni e delle carte di fonte istituzionale trasmesse da Idra in Regione e a Palazzo Vecchio – aveva inoltrato al ministro dell’Ambiente Prestigiacomo una opportuna richiesta di “garanzie di correttezza amministrativa”. “In considerazione dell’importanza dell’intervento in oggetto, che investe anche molteplici aspetti di interesse di questa Regione, e tenuto conto dell’attuale stato di esecuzione dei relativi lavori, si evidenzia la necessità – osservava Rossi a proposito del progetto che rischia di travolgere per almeno un decennio la vita quotidiana della città di Firenze e l’erario pubblico – di effettuare una ricognizione da parte di codesto Ministero dell’iter amministrativo nonché una sintesi delle determinazioni assunte negli atti adottati dal 1999 ad oggi relativamente all’intervento di nuova stazione AV (Foster), al fine di una verifica sulle garanzie di correttezza amministrativa”.
“Unitamente alle criticità di vario ordine legate all’architettura finanziaria che presiede all’affidamento dei lavori – aggiunge Idra a Enrico Rossi nella richiesta di incontro – ci sarebbe gradito presentarLe la documentazione di cui disponiamo, e illustrarLe perplessità che il progetto suscita, assistiti dagli esperti e dai legali che seguono la vicenda TAV sul piano nazionale e, in particolare, sulla scena di Bologna, città legata a doppio filo – anche per gli straordinari disagi che ne subisce e che minaccia di preannunciare – al capoluogo toscano”.
All’appuntamento col Direttore generale della presidenza della Regione Toscana prof. Antonio Davide Barretta e con l’avvocato generale dell’Avvocatura regionale Lucia Bora, fissato per il prossimo martedì 22 marzo alle ore 15 presso l’ufficio del Direttore generale a Palazzo Strozzi Sacrati, in Piazza Duomo 10, interverranno due testimoni d’eccezione:
- l’ing. Ivan Cicconi, esperto nazionale di contratti e appalti, direttore dell’Associazione Nazionale ITACA (Istituto per la Trasparenza degli Appalti e la Compatibilità Ambientale), autore di svariati saggi sull’architettura finanziaria della TAV (fra i quali spiccano “La storia del futuro di Tangentopoli”, DEI, 1998, e “Le grandi opere del Cavaliere”, Koinè, 2004);
- l’avv. Nicola Giudice, il legale del Foro di Bologna che assiste i cittadini di Via Carracci nell’ambito delle class actions intraprese contro i responsabili del grave deterioramento delle condizioni di vita e della desertificazione delle attività economiche intorno al cantiere della stazione sotterranea TAV del capoluogo emiliano.