TAV a Firenze: il Ministero interroga il Ministero
Una carta in più, e pesante, in mano al sindaco di Firenze Matteo Renzi: non si trovano i documenti che dimostrano come e perché il Ministero dell’Ambiente ha avallato la nuova megastazione Foster senza fornire una nuova Valutazione di Impatto Ambientale.
Tre mesi dopo avere inviato un quesito formale al Ministero dell’Ambiente è arrivata poche ore fa ad Idra la prima risposta. Che ha il sapore di una sconsolata ammissione.
Aveva scritto così, il 30 giugno, l’associazione ecologista indipendente fiorentina, al punto 2 di una nota inviata alla Direzione Generale per le Valutazioni Ambientali, Divisione VIA-VAS: “Leggiamo nel verbale della Conferenza di Servizi conclusasi il 23.12.’03 che “il soggetto proponente la realizzazione dell’opera non ha ritenuto opportuno, nella prima fase approvativa, il maggiore approfondimento degli aspetti ambientali mediante la predisposizione di apposito S.I.A., considerando esaustiva la pronuncia favorevole di Compatibilità Ambientale n. 292 del 18 febbraio 1999, emessa dal suddetto Ministero nell’ambito del procedimento della su richiamata Conferenza”. Gradiremmo ricevere copia del/dei documento/i (del/dei quale/i non abbiamo gli estremi di protocollo) che contiene/contengono l’istruttoria del Ministero dell’Ambiente sulla nuova stazione AV approvata nella citata conferenza di servizi conclusasi il 23.12.’03 (la cosiddetta “stazione Foster”), e le valutazioni che sono discese da tale studio, sulla scorta delle quali immaginiamo sia stata accolta come giustificata la mancata predisposizione dell’apposito S.I.A. da parte del committente, e dunque estesa al nuovo manufatto “Foster” la Valutazione di Impatto Ambientale formulata nel ’99 per la precedente stazione AV (cosiddetta “stazione Zevi”), il cui progetto era stato respinto il 3.3.’99 in sede di chiusura della Conferenza di servizi per la penetrazione AV di Firenze, in quanto in conflitto con i vincoli preesistenti ex L. 1089/39 posti dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali”.
A séguito di quel quesito, la Direzione Generale per le Valutazioni Ambientali del Ministero ha inviato alla Commissione Tecnica di Verifica dell’Impatto Ambientale VIA/VAS del medesimo Ministero, e per conoscenza alla richiedente Idra, la seguente nota: “L’Associazione IDRA ha richiesto copia della documentazione di cui ai punti 2 e 3 della suddetta nota del 01/07/2010, che attengono a documentazione istruttoria di codesta Commissione e che non risultano agli atti della scrivente. Tanto si trasmette per il seguito di competenza”.
Sembrano dunque mancare gli studi richiesti dalle norme e dal buon senso.
A questo punto resta solo da attendere la replica della Commissione.
Ma se davvero quelle carte non ci fossero, come il documento del Ministero pare lasciar trapelare, allora potrebbero essere agevolmente invalidati gli atti che hanno dato corso alla progettazione esecutiva per la costosissima stazione Foster. Gli stessi soggetti pubblici che li hanno approvati in Conferenza di servizi a dicembre 2003 sarebbero passibili, probabilmente, di qualche censura: non sarebbe stato verificato infatti se sussistevano le condizioni per rendere plausibile e accettabile sul piano ambientale la scelta della ‘cattedrale nel deserto’ targata Foster, al di là di tutte le altre considerazioni di tipo economico e trasportistico che suscita quel faraonico monumento di acciaio, vetro e cemento.
Idra ha inviato i due documenti (il quesito inoltrato al Ministero e il riscontro ricevuto) al sindaco di Firenze Matteo Renzi perché li aggiunga agli altri che l’Associazione ha messo fin qui a sua disposizione (senza ricevere peraltro in cambio un solo cenno di saluto, men che meno di apprezzamento): se la Commissione di Valutazione di Impatto Ambientale del Ministero dell’Ambiente tacerà, o ammetterà che non esiste un’istruttoria sul caso della stazione Foster, allora si spalancherà una strada larga e in discesa verso l’azzeramento del progetto di sottoattraversamento e lo stop a quei cantieri già così impattanti che la TAV sta infliggendo alla città.
Copia del carteggio è stata inviata anche al presidente della Provincia di Firenze Andrea Barducci, al presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, all’assessore regionale alle Infrastrutture Luca Ceccobao e al presidente dell’Osservatorio Ambientale per il Nodo AV di Firenze Pietro Rubellini.